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martedì 15 dicembre 2020

Solstizio d'Inverno in Piemonte: cosa fare?

 Da anni vorremmo fare un post come questo e data la situazione di quest'anno ci è sembrato giusto farlo, finalmente! Fino a pochi giorni non si poteva uscire dal comune, probabilmente durante le vacanze non si ci potrà muovere tra regioni, che è anche una cosa giusta vista la gravità dell'epidemia e l'immaturità di tanti cittadini, ci sono molte possibilità per voi amanti dei culti animistici e naturali locali (o semplici amanti del territorio nostrano)! Niente Stonehenge o Newgrange allora, ma siti Piemontesi!

LA CASNEA DI BRIAGLIA (CN), ipogeo dolmenico.


Il luogo davvero incredbile e purtroppo non abbastanza conosciuto (ne parliamo qui LINK) è un ipogeo "pseudo dolmenico" ovvero un corridoio sotterraneo ricavato nella roccia e non costruito da pietre e poi ricoperto da un tumulo come avviene nei dolmen classici. Esso si trova a Briaglia, luogo interessato dalla presenza di molte pietre erette e allineamenti, oggi purtroppo in parte demoliti, ma che sicuramente aveva una certa importanza per le popolazioni preistoriche dell'alta Langa e del Piemonte meridionale. Il luogo è interessato da un fenomeno molto particolare che si verifica nel giorno del solstizio d'Inverno e per alcuni giorni vicini: Come a Newgrange o a Gavrinis un fascio solare entra nella galleria perfettamente allineata e illumina il fondo in cui è presente anche un pozzo con acqua viva. Ma non solo: la galleria venne costruita in questo luogo esatto per la presenza di una forcella creata dalle colline antistanti che incorniciano il sole a partire dalle 8:30 circa del mattino solstiziale creando un fascio luminoso che poi appunto proseguirà all'interno della camera megalitica. Lo studioso Piero Barale ha in oltre trovato un collegamento con due strutture analoghe francesi del Basso Rodano: La Source e Le Castellet a Fontvieille. Dei culti e dei rituali che qui si praticavano non sappiamo quasi niente, ma è ovvio il parallelo con i più importanti siti megalitici orientati allo stesso modo che si pensa avessero un ruolo nel culto dei morti che raggiungeva il suo momento cruciale di morte e rinascita proprio in questa data. Del resto, come ben sappiamo, questo tipo di credenze sono cruciali ancora oggi e sopravvivono nel Natale cristiano e nell'orientamento analogo delle chiese.

LE TORRI DI SANT'ALOSIO (AL)

Vedi il post dedicato: https://leradicideglialberi.blogspot.com/search?q=sant%27alosio

Luogo suggestivo che domina con le sue due torri medievali le "terre di Coppi" si trova a due passi da Castellania sui Colli Tortonesi che poi diventano Appennino. Da diversi anni è diventato ritrovo di praticanti di Yoga, Druidi e altri gruppi locali che durante i Solstizi vi si ritrovano a salutare il sole. Oltre alla magnifica vista delle torri che dominano la valle, resti di una fortezza ora scomparsa, il luogo è interessante per la presenza di alcune pietre coppellate. Alcune, le più antiche, si trovano sulle lastre di pietra sotto alla torre che il sole basso del solstizio d'Inverno rende più visibili. Purtroppo pochi anni fa il luogo è stato interessato da un restauro, molto be riuscito per la verità, che ha portato all'illuminazione delle costruzioni medievali, ma che purtroppo ha comportato la distruzione di alcune di queste pietre e che quelle rimaste siano state perforate per il posizionamento dei cantieri. Questo è quello che succede in un paese in cui, quello che non è romano o comunque interessante per la cultura ufficiale venga per lo meno sistematicamente dimenticato e messo da parte. Su una lastra più in basso si trova poi un'altra lastra di roccia piò ruvida sulla quale si trova una grossa coppella o vaschetta ancora oggi spesso piena di acqua piovana e con qualche moneta. Come molte volte capita per questo tipo di siti, il luogo è in posizione panoramica dominante e dalle lastre si può ammirare (quando le condizioni metereologiche lo permettono) il sole che sorge e che tramonta sui colli.

LA NECROPOLI DI VALDIERI (CN)

La necropoli protostorica (tardo bronzo ed età del ferro) di Valdieri è venuta alla luce, come spesso accade, casualmente durante i lavori di rifacimento della strada e si è subito rivelata come una scoperta di rilevanza archeologica. Le sepolture coprono un periodo di quasi un millennio in cui lo stile delle sepolture è cambiato e in cui le più recenti hanno anche coperto le più antiche, indicando una qualche importanza rilevante per le popolazioni che qui venivano a seppellire i loro personaggi più importanti: "Il numero piuttosto limitato delle deposizioni e la presenza di sepolture infantili sembrano indicare che questo sepolcreto fosse destinato a personaggi che in vita avevano svolto un ruolo particolare all'interno della comunità forse legato alla sfera del sacro" si legge nella comunicazione ufficiale. Le sepolture più antiche che risalgono al secondo millennio avanti cristo prevedono anche una fossa circolare al centro della quale era posizionata una grossa pietra verticale o menhir. La parte più recente invece è composta da alcuni recinti litici oggi visitabili. Il luogo è infatti oggi parte del parco con la ricostruzione delle abitazioni e in paese si trova un bellissimo museo in cui sono conservati vari oggetti e ritrovamenti della necropoli. Ancora una volta, Piero Barale, nel suo libro "Le pietre perdute" ha trovato un collegamento con il solstizio d'inverno e questo posto sacro: il 21 dicembre infatti il sole che sorge da una sella che si trova sulla dorsale del monte Vanciarampi si allinea con un lato di uno dei tumuli quadrangolari che componevano la necropoli. Ancora una volta è chiara la relazione tra il momento in cui il Sole è più basso (ciclo morte-rinascita) e un luogo di sepoltura e di culto legato ai morti.

Nel 2015 l'associazione culturale Terra Taurina ha organizzato una celebrazione solstiziale druidica per il Solstizio (Alban Arthan) con tanto di vischio: LINK

BRIC LOMBATERA - Paesana, Valle Po

Un altro sito collegato al solstizio d'Inverno è quello di Bric Lombatera, complesso megalitico con pietre incise in ambiente panoramico. Sito di grande interesse per la sua ricchezza di coppelle, canali e altri petroglifi presenta diversi allineamenti astronomici con evidenti rimandi al calendario solare, solstiziali ed equinoziali. Durante il solstizio d'Inverno il Sole osservato dal bacile centrale del complesso tramonta dietro alla cima del Monte Testa di Garitta Nuova con un effetto impressionante. Studiato per anni, questo sito si è rivelato come un complesso calendario utile a riconoscere le principali ricorrenze annuali che avevano un importanza sia religiosa che utilitaristica. 


LINKS:

https://archeoteses.wordpress.com/2017/07/01/indagini-a-briaglia-lipogeo-della-casnea-al-solstizio-dinverno-cn/

https://leradicideglialberi.blogspot.com/2008/05/i-megaliti-di-briaglia_7502.html

http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php/territorio/archeologia/item/758-la-necropoli-di-valdieri 

https://betulla.eu/parco-archeologico-e-museo-della-necropoli-di-valdieri-valle-gesso/

https://www.targatocn.it/2015/12/16/leggi-notizia/argomenti/eventi/articolo/alban-arthuan-valdieri-celebra-il-solstizio-dinverno.html

http://www.rupestre.it/archiv/3/ar32.htm


BIBLIOGRAFIA:

"LE PIETRE PERDUTE" - Viaggio Mito-Archeologico alla ricerca delle radici del Megalitismo in Piemonte. Pietro Barale, Araba Fenice 2016. 

"Sui Sentieri dell'arte rupestre" - Le rocce incise delle Alpi, storia, ricerche, escursioni. Andrea Arcà e Angelo Fossati.

domenica 11 maggio 2008

I Megaliti di Briaglia

I Megaliti di Briaglia



Briaglia è un piccolo comune piemontese in provincia di Cuneo in cui nel 1971 l'archeologo J anigro D'Aquino si trasferì dall'alessandrino durante le sue ricerche sui Celto-Liguri in Piemonte. Egli scoprì una grande serie di menhir, alcune statue stele e, forse la cosa più importante più importante, un "dolmen" ancora interrato (come si sa infatti la caratteristica forma dei dolmen è dovuta alle sole pietre portanti sopravvissute ai tumuli costituiti da pietre più piccole spazzate via dal tempo, ma questo sembrerebbe proprio una galleria)! Purtroppo la sovrintendenza bocciò i ritrovamenti. Negli anni '80 gran parte dei reperti megalitici scoperti erano ancora visibili, ma già in degrado. Purtroppo poi molti menhir sono spariti o utilizzati per la costruzione di muretti a secco come pietre qualsiasi.

L'ipogeo sotterraneo, con galleria di oltre 15 metri, è stata impossibile da visitare a causa di frane, e praticamente tutto il lavoro e le scoperte svolte del Prof. D'Aquino sono andate dimenticate tra in più totale disinteresse, fino al 2004, in cui qualcosa si è mosso. Il professore però purtroppo è scomparso nel 2005.

Tutte le informazioni sono prese da questo bellissimo sito:

http://www.ars2000.it/briaglia.htm


Aggiornamento del dicembre 2017.
Ci sono novità: Il comune briagliese, grazie ad un contributo di una fondazione bancaria, in collaborazione con gli speleologi del “Mus Muris” di Torino, l’associazione Nazionale degli Ingegneri Minerari, il Museo Geologico Sperimentale di Giaveno, il Gruppo Culturale “Filosofare” e la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, ha riaperto ufficialmente il “caso-Briaglia”. I lavori hanno avuto inizio il 9 giugno del 2012 e dalle ricerche multidisciplinari condotte nel sito della Casnea sono emersi una considerevole mole di dati che sono stati presentati nel mese di maggio 2013 in due conferenze presso i locali della Confraternita di San Giovanni in Briaglia S.Croce, dal titolo: “L’Ipogeo della Casnea” Sulla via del recupero e “Solis Invictvs” Luce e tenebre nell’ipogeo della Casnea.
Qui se ne parla approfonditamente: http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php/territorio/item/137-briaglia-e-il-sol-invictus e qui: http://www.operaipogea.it/mondo-di-pietra-si-riapre-il-caso-briaglia-un-progetto-multidisciplinare-torna-ad-indagare-il-sottosuolo-cuneese/ anche se faccio sempre fatica a capire perchè si vada a cercare il Sol Invictus per un sito che dovrebbe essere pre-romano. Comunque la cosa più sensazionale sembra proprio essere che quella che ai miei occhi sembra più una tomba a corridoio o comunque una costruzione a galleria, sia perfettamente orientata con il sorgere del sole al solstizio d'inverno cosa che lo ricollega ai culti megalitici dei morti e a posti come New Grange.



LINKS:
http://www.operaipogea.it/mondo-di-pietra-si-riapre-il-caso-briaglia-un-progetto-multidisciplinare-torna-ad-indagare-il-sottosuolo-cuneese/
http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php/territorio/item/137-briaglia-e-il-sol-invictus
http://landande.altervista.org/briaglia-la-stonehenge-in-piemonte/