La dea Bormana era una dea Celtica legata ai fiumi, alle acque e alla guarigione. Era adorata dalle popolazioni celtiche e liguri, principalmente nelle aree che oggi sono parte di Italia settentrionale e Francia meridionale, ma tracce di questa dea sono state rinvenute anche altrove. Bormana era considerata la compagna di Bormo e il suo nome è stato ritrovato molte volte accanto a quello della sua controparte maschile. In alcuni casi però la consorte di Bormo era Damona. E' molto probabile però che in origine, prima del contatto con la cultura classica greco romana, si trattasse di una sola divinità animista legata alle aque, in particolare alle fonti termali, il termine "bor", "borw" significava infatti "bollire" e che non avesse ancora sembianze antropomorfe o sesso. Per questo molte delle informazioni che abbiamo su questa dea sono in comune con Bormo.
FONTI E TESTIMONIANZE
Fonti antiche, come iscrizioni e ritrovamenti archeologici, suggeriscono che Bormana fosse venerata soprattutto in zone montuose e forestali, dove la presenza di acque sorgive e la natura incontaminata erano centrali per la vita quotidiana. La sua figura potrebbe anche essere associata alla cura e alla protezione degli uomini e degli animali.
Iscrizioni:
Bormana e il suo compagno Borvo (Bormano) erano venerati a Bourbon-Lancy (Saône-et-Loire) e a Die (Drôme).
« Bormano / et Borman[ae] / P(ublius) Sappinius / Eusebes v(otum) s(olvit) / l(ibens) m(erito) »
— Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL), 12: 01561. Bourbon-Lancy.
La dea era venerata anche in modo indipendente a Saint-Vulbas, nell'Ain.
I Toponimi sono spesso la via principale per ricostruire parti della storia celtica e ligure. Come visto qui sopra il toponimo francese "Bourbon" era direttamente collegato sia a Bormo che a Bormana e oltre che a Lancy lo troviamo anche a Bourbon Les Bains che oltre alla radice Bor li richiama anche per il collegamento con le terme (Les Bains). In Italia invece si ritrova in Piemonte con il fiume Bormida e la valle omonima (LINK) che in dialetto è Burmia (al femminile) che passa proprio per la città termale di Acqui Terme, già capitale del popolo celto-ligure degli Statielli e con il torrente Borbera. La radice Bor, legata alle acque e alle terme, la troviamo di nuovo in Piemonte con il torrente Borbore e soprattutto in Lombardia con la città termale di Bormio, probabilmente dedicata al dio Bormo.
ICONOGRAFIA
Le informazioni su Bormana, purtroppo, sono abbastanza limitate e non esistono rappresentazioni iconografiche dirette della dea che siano state ritrovate. La sua presenza è conosciuta principalmente tramite iscrizioni, toponimi e riferimenti nelle fonti antiche, ma non ci sono testimonianze visive specifiche che ne ritraggano l'aspetto fisico o la sua iconografia. Questo è un aspetto comune per molte divinità delle tradizioni celtiche e liguri, in quanto spesso i loro culti si esprimevano più attraverso simboli, luoghi sacri (come sorgenti o alberi) e pratiche rituali, piuttosto che attraverso rappresentazioni figurative. Infatti per le popolazioni celtiche, come si diceva sopra, gli dei e gli spiriti degli elementi naturali non erano venerati in quanto tali: Il Sole era il Sole, La Montagna era la Montagna in quanto tale.
vedere: https://leradicideglialberi.blogspot.com/2024/11/gli-dei-umanizzati-della-religione.html
https://fontedibormana.blogspot.com/
https://www.wikiwand.com/en/articles/List_of_Celtic_deities
https://otherworldlyoracle.com/celtic-deities-obscure/
https://leradicideglialberi.blogspot.com/2017/12/i-fiumi-tanaro-bormida-e-altri-idronimi.html
Nessun commento:
Posta un commento