Leggi anche:
Prima di tutto La datazione proposta è quella del periodo romano, 90–140 d.C. circa e la scultura è considerata «la più occidentale» tra le statue buddhiste note in quel periodo. Ma non si tratta semplicemente di una statua importata dall'oriente, infatti il marmo in cui è stata scolpita la raffigurazione del Buddha, proveniva dall’area del Mediterraneo orientale (Anatolia o sud di Istanbul) e alcuni ricercatori ritengono possibile che sia stata lavorata ad Alessandria o — meno probabilmente ma non escluso — localmente a Berenike o forse ancora addirittura nella zona della cava, che all'epoca era Grecia. La statua infatti presenta il tipico stile indo-ellenistico presente nella statuaria buddista dei regni greco-indiani (Regno del Gandhara, in quello che oggi è occupato da Afganistan e Pakistan) e sappiamo che in quei regni Greci in Oriente ci furono anche regnanti di religione buddista.
In oltre negli stessi livelli di scavo sono state scoperte delle iscrizioni in sanscrito, alcuni rilievi con divinità in stile indiano e monete interpretabili come segni evidenti di frequentazione orientale in loco.
La scoperta ha fatto subito ipotizzare la possibile presenza di una comunità monastica buddista nell'Egitto dei primi secoli dopo Cristo e quindi un contatto diretto con il mondo prima ellenico e poi romano. Sicuramente la statua era stata scolpita in area "occidentale" da artigiani che usavano uno stile ellenistico e che quindi in questo caso siamo di fronte a qualcosa di molto più interessante di un semplice scambio commerciale, doveva esserci una presenza buddista in area mediterranea. In oltre si pensa che non tutto quello che potrebbe essere stato scoperto in questa area sia stato reso pubblico e che nei secoli altre evidenze possano state essere vittime di iconoclastia. Detto questo, il contesto è quello di un tempio dedicato ad Iside e quindi non ci sono evidenze di una reale presenza monacale ampia e duratura. Tuttavia questa scoperta è veramente importante e fa pensare alle testimonianze che parlavano di Gimnosofisti indiani nell'Egitto di epoca ellenistica, arrivati dopo le spedizioni di Alessandro Magno ed affascinante pensare anche a possibili influenze tra religioni greche (si pensi a Orfici e Pitagorici ma anche a certe idee presenti in Egitto) e indiane.
LINKS:




Nessun commento:
Posta un commento