Capitolo 2 verso 22:
Questi termini non vanno intesi in senso puramente fisico, ma come simboli di chiarezza spirituale.
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“Fuoco” = conoscenza.
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“Luce” = consapevolezza.
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“Uttarāyaṇa” = movimento verso l’alto, verso la liberazione.
Questi termini non vanno intesi in senso puramente fisico, ma come simboli di chiarezza spirituale.
“Fuoco” = conoscenza.
“Luce” = consapevolezza.
“Uttarāyaṇa” = movimento verso l’alto, verso la liberazione.
Il Menhir di Weilheim, (Menhir von Weilheim) si trova appena fuori Tubinga ed è raggiungibile in bicicletta dal centro in circa 10 minuti. Faccio notare questa cosa non solo perchè io sono sempre in bici, ma anche perchè la città (come gran parte della Germania) è piena di piste e percorsi ciclabili bellissimi e sicurissimi.
Il menhir di Weilheim, detto anche stele di Weilheim, è un menhir risalente al tardo o finale Neolitico (o età del bronzo), scoperto nel 1985 nel quartiere di Weilheim di Tübingen (Tubinga), nel Baden-Württemberg, interrato nel terreno. Durante la costruzione di una casa in Herrenweg, in un canale di scolo furono ritrovati diversi frammenti di un monolite originariamente alto circa 4,5 metri e spesso 80–90 cm, in arenaria Stubensandstein. I frammenti si trovavano a circa 1,5 metri di profondità, in uno strato scuro e argilloso, probabilmente un’antica superficie del suolo. Il materiale di copertura proveniva dal rilievo collinare del Rammert, situato più a sud. Da lì proviene anche la pietra arenaria.
Sulla parte frontale del menhir sono rappresentate in bassorilievo cinque lame di pugnale con impugnatura corta, i cosiddetti pugnali a stelo. Accanto si possono distinguere un disco ovale (il Sole) e una falce di Luna rovesciata. Il rilievo è stato scolpito sulla superficie della pietra e in parte levigato. Sul retro del menhir si trova un sistema di coppelle e canaletti, disposti in modo apparentemente irregolare, probabilmente risalenti ad un periodo successivo quando il menhir era già crollato in posizione orizzontale.
👉 Si visualizza il Bodhisattva della Compassione, di forma gigantesca, raggiante di luce dorata.
Da ogni poro del suo corpo emanano luci salvifiche e visioni di Buddha e Bodhisattva.
Tiene in mano un loto prezioso e si erge su un fiore di loto.
La sua voce consola e guida tutti gli esseri verso la liberazione.
🌀 Simbolo di compassione attiva e salvezza universale.
👉 Si contempla il Bodhisattva della Saggezza e della Forza spirituale.
Emette luci potenti che svegliano gli esseri all’energia del risveglio.
Tiene una gemma luminosa che penetra la mente e stimola la fede e la determinazione.
🌀 Simbolo di saggezza vigorosa e risoluta, che sostiene la pratica.
👉 Si visualizzano Amitayus al centro, Avalokiteshvara a sinistra e Mahasthamaprapta a destra.
Tutti e tre brillano di luce infinita e guardano compassionevolmente tutti gli esseri.
Questa visione rappresenta il trio celeste della Terra Pura, perfetta armonia di saggezza, compassione e risveglio.
🌀 Visione culminante della guida spirituale e della sicurezza del Rinascimento nella Terra Pura.
👉 Coloro che, con fede profonda e pratica costante, muoiono invocando Amitabha, vengono accolti dal Buddha e dai Bodhisattva.
Nascono immediatamente nella Terra Pura, su fiori di loto, e si trovano faccia a faccia con il Buddha.
🌀 Rinascita immediata e luminosa, per chi ha sviluppato piena fede e virtù.
👉 Anche chi ha condotto una vita imperfetta ma ricorda il Buddha con sincerità al momento della morte può rinascere nella Terra Pura.
Rinasce in un loto che si apre gradualmente, e alla fine raggiunge la liberazione.
🌀 Messaggio di speranza: nessuno è escluso se il cuore è sincero.
Le ultime cinque contemplazioni uniscono visione interiore, fede e compassione universale. Mostrano che la pratica visuale e devozionale, se fatta con cuore sincero, può condurre tutti gli esseri alla salvezza, a prescindere dalla loro condizione attuale.
Sì, essere vegetariani nella visione buddhista è un atto di compassione universale. Gli animali sono esseri senzienti come noi e possono raggiungere l’illuminazione. Scegliere di non mangiarli è una pratica interiore che coltiva empatia e rispetto per la vita, andando oltre il semplice desiderio personale.
Avevamo scritto un articolo sullo stesso argomento ed è possibile andarlo a leggere qui:
https://leradicideglialberi.blogspot.com/2022/03/la-compassione-universale.html
Oggi, essendo il nostro un piccolo blog in lingua italiana con un pubblico molto limitato, abbiamo deciso di tradurre una parte di una bellissima intervista alla venerabile Chang Zao in cui parla dell'importanza del vegetarianismo nel buddismo (in particolare quello cinese):
Il Buddha non stabilì una regola che imponesse ai suoi seguaci di essere vegetariani, ma molte comunità monastiche buddhiste lo incoraggiano, e in particolare nel buddhismo cinese è comune seguire una dieta vegetariana rigorosa. Molti si chiedono: se il Buddha non lo ha imposto, perché dovremmo essere vegetariani?
Per rispondere, bisogna considerare l'essenza degli insegnamenti del Buddha, che si fondano sullo sviluppo della compassione. Il Buddha voleva che tutti potessero imparare a superare la sofferenza e trovare la felicità, riconoscendo che tutti gli esseri senzienti hanno il potenziale interiore per risvegliarsi, proprio come lui. Durante la vita del Buddha, per motivi ambientali e pratici, non era sempre possibile mangiare solo cibo vegetariano: viaggiava spesso e doveva adattarsi alle condizioni del tempo. Oggi, però, abbiamo molte più possibilità di scelta, quindi essere vegetariani è una decisione consapevole, basata sul riconoscimento che gli animali, come noi, soffrono, provano emozioni disturbanti e rinascono nel samsara a causa del karma.
Essere vegetariani riguarda davvero il mostrare empatia e compassione universali.
Gli animali sono come noi: un giorno potrebbero rinascere nel regno umano, ascoltare il Dharma, praticare e raggiungere l'illuminazione. Questo è assolutamente possibile. Per questo, la nostra scelta di non mangiare carne è fondata sulla compassione. Inoltre, per poter mangiare gli animali, essi devono essere uccisi, e in quel momento provano sofferenza, paura, dolore e terrore, soprattutto se vengono macellati appositamente per essere cibo umano. Il buddhismo cinese sottolinea il vegetarianismo non per formalismo, ma perché la pratica buddhista è una trasformazione interiore. Se una persona è vegetariana ma piena di odio, avidità o rabbia, la pratica perde il suo senso profondo. Essere vegetariani è quindi una forma di pratica spirituale: significa allenarsi a provare empatia per tutti gli esseri, desiderare che tutti possano liberarsi dalla sofferenza e raggiungere la felicità. Non lasciamo che il desiderio per un cibo gustoso giustifichi la sofferenza e la morte di altri esseri.
L'articolo intero si trova qui in inglese:
https://studybuddhism.com/en/essentials/interviews/interview-with-venerable-chang-zao
Chang Zao è una suora buddista del Dhram Drum Malaysia, paese a maggioranza mussulmana in cui i buddisti sono sottoposti purtroppo a pesanti restrizioni.[13] Il Buddha disse:
"Dopo aver visualizzato gli alberi del tesoro, contempla i laghi della Terra Pura.
Nella terra di quel Buddha vi sono laghi di acqua delle otto virtù, ciascuno largo centinaia di migliaia di yojana.
L'acqua è limpida, pura, fresca e dolce, fluente e tranquilla. La superficie dell’acqua è composta di oro liquido, e il fondo è coperto da sabbia di berillo e diamante.
Ai quattro lati dei laghi si trovano scale fatte di oro, argento, berillo e cristallo, che scendono dolcemente verso l’acqua.
Ogni lato ha il suo colore distinto, e l’acqua riflette queste luci in modo perfettamente armonioso.
Al di sopra dell'acqua galleggiano fiori di loto grandi come carri. I petali sono fatti delle sette gemme preziose e profumano di dolci fragranze.
Ogni lago emana una luce che illumina l'intero ambiente circostante, e le sue onde suonano come centinaia di migliaia di melodie.
Le onde e le brezze proclamano costantemente i suoni del Dharma, rendendo la mente pacifica e gioiosa.
Visualizzare chiaramente questi laghi è chiamato la quinta contemplazione."
[14] Il Buddha disse:
"Dopo aver completato la visualizzazione dei laghi, contempla le torri e i padiglioni della Terra Pura.
In quella terra vi sono innumerevoli padiglioni e torri, fatti interamente di gemme come l’oro, l’argento, il berillo, il cristallo, la corniola, la perla e il corallo.
Queste strutture sono alte e magnifiche, decorate con stendardi, tende e reti di gemme sospese, che brillano in tutti i colori.
All’interno di ciascun padiglione vi sono troni gioiello, rivestiti di sete celesti e ricoperti di fiori.
Dai padiglioni scendono luci luminose che illuminano l’ambiente e armonizzano i suoni celestiali.
Innumerevoli esseri celesti si radunano in questi luoghi, cantando lodi al Buddha e ascoltando il Dharma.
Visualizzare chiaramente queste torri e padiglioni è chiamato la sesta contemplazione."
[15] Il Buddha disse:
"Dopo aver visualizzato i padiglioni, contempla ora il trono del Buddha Amitayus.
Quel trono si trova nel centro del paese della beatitudine (la Terra Pura), sotto un albero del tesoro alto quattro milioni ottocentomila yojana.
L’albero ha un tronco d’oro, rami di berillo e foglie di smeraldo; fiori e frutti vi sbocciano in abbondanza, tutti fatti di sette gemme preziose.
Il trono è costruito con cento mila gemme, circondato da innumerevoli gioielli luminosi, come reti di luce.
Attorno a esso, ci sono otto leoni gioiello che fungono da supporto: i loro corpi sono d’oro e rilucenti, fieri ma pacifici.
Sopra il trono vi è un fiore di loto gioiello con cento mille petali; ogni petalo splende con luce infinita e irradia fragranza celestiale.
Nel cuore del fiore si trova un magnifico trono, decorato con tende di perle e stendardi d’oro.
È qui che il Buddha Amitayus siede in meditazione, risplendente, circondato da miriadi di Bodhisattva.
Visualizzare chiaramente questo trono glorioso è chiamato la settima contemplazione."
[16] Il Buddha disse:
"Dopo aver visualizzato il trono, contempla ora la forma del Buddha Amitayus.
Il corpo del Buddha è alto sessantadue milioni di yojana e la sua aureola si estende in ogni direzione per innumerevoli distanze.
Il volto del Buddha è come il Monte Sumeru: maestoso, luminoso, e irradia una luce dorata più brillante di mille soli.
Gli occhi sono come laghi limpidi: compassionevoli e profondi. Le sopracciglia sono arcuate e perfette; le orecchie lunghe e adornate di gioielli.
Il corpo è coperto di vesti fatte di luce e stoffa celestiale. Ogni poro della pelle emette raggi di luce, ognuno dei quali illumina universi interi e proclama il Dharma.
La voce del Buddha è profonda, armoniosa e risuonante come una campana di saggezza; ogni parola tocca il cuore degli esseri e li libera dalla sofferenza.
I trentadue segni di un grande uomo e gli ottanta tratti eccellenti del Buddha sono tutti chiaramente visibili.
Visualizzare perfettamente questa figura è chiamato l’ottava contemplazione."
Queste due contemplazioni rappresentano un passaggio importantissimo nella pratica: dalla visione dell’ambiente della Terra Pura alla contemplazione diretta del Buddha stesso.
RIASSUNTO DELLE CONTEMPLAZIONI 5-8
👉 Si visualizzano vasti laghi sacri nella Terra Pura, riempiti d’acqua delle otto virtù (pura, dolce, fresca, chiara, ecc.).
Il fondo è fatto di sabbia di diamante e berillo.
Intorno ai laghi vi sono scale di oro, argento, cristallo e berillo.
Fiori di loto galleggiano sulla superficie, emettendo luci, profumi e suoni armoniosi che proclamano il Dharma.
🌀 Scopo: calmare e purificare la mente attraverso immagini di bellezza serena e armoniosa.
👉 Appaiono magnifici padiglioni e torri gioiello, fatti di oro, corallo, perle e altre gemme.
Sono adornati con reti di luce, stendardi di gemme e campane celesti.
All’interno si trovano troni preziosi, dove esseri celesti cantano lodi al Buddha.
🌀 Scopo: elevare la mente, mostrando l’architettura celestiale della Terra Pura come spazio sacro di ascolto e venerazione.
👉 Al centro della Terra Pura sorge un immenso trono gioiello sotto un albero del tesoro.
Il trono è decorato con otto leoni, un loto gigantesco, luci radiosissime e fragranze celestiali.
È il seggio di Amitayus, il Buddha della vita infinita, che siede in perfetta meditazione.
🌀 Scopo: creare la visione del cuore sacro della Terra Pura, preparandosi a contemplare direttamente il Buddha.
👉 Si contempla la maestosa figura di Amitayus:
Alto milioni di yojana, luminoso come mille soli.
Gli occhi compassionevoli, il corpo dorato e armonioso, le vesti fatte di luce.
Ogni poro emana luce e Dharma.
I trentadue segni del Buddha e gli ottanta tratti di perfezione appaiono chiaramente.
🌀 Scopo: stabilire nella mente la presenza viva e luminosa del Buddha, centro di fede, devozione e liberazione.
Grandi laghi cristallini, profondi e calmi, con scale gioiello che scendono nelle acque.
Giganteschi fiori di loto galleggiano, emanando fragranze celestiali e onde che diffondono suoni armoniosi.
L’acqua riflette luci dorate, turchesi e argentee.
Padiglioni eterei sospesi sopra i laghi, fatti di oro, berillo e cristallo, adornati con reti di perle e stendardi di luce.
All’interno, esseri celesti e Bodhisattva meditano, offrono fiori e cantano inni al Buddha.
Un maestoso albero del tesoro che svetta oltre ogni altra cosa, con rami di gemme e luci arcobaleno.
Ai suoi piedi: un immenso trono gioiello sorretto da otto leoni dorati, sormontato da un loto radiante.
Amitayus seduto sul trono, con corpo dorato luminoso, occhi compassionevoli, mani in mudra della meditazione.
Un’aureola sconfinata di luce si estende in ogni direzione.
Da ogni poro del suo corpo partono raggi di luce che contengono infiniti mondi e che recano il suono del Dharma.
Un paesaggio senza tempo, completamente trasparente, luminoso, puro, immerso in suoni celestiali, fragranze e colori infiniti.
L’immagine trasmette pace assoluta, purezza mentale e una bellezza ultraterrena.