sabato 6 luglio 2024

Il Buddismo della Terra Pura

Una foto del Daibutsu di Kamakura in Giappone nel 2018.

Il Buddismo della Terra Pura è probabilmente la forma di buddismo più praticata al mondo, specialmente a livello popolare e in estremo oriente, ma allo stesso tempo è quasi completamente sconosciuta in occidente. Essa può essere considerata la via devozionale al Buddismo ed è particolarmente popolare a livello laico in quanto non prevede un impegno costante in ore ed ore di meditazione come le scuole Chan, Seon o Zen e nemmeno uno studio accurato dei sutra o pratiche esoteriche complesse. Per questo, questa corrente è stata a volte considerata come una scorciatoia per raggiungere l'illuminazione e "snobbata" in occidente: lo vedremo dopo.

LA TERRA PURA
La devozione ad Amithabha attraverso la ripetizione di semplici mantra o del suo stesso nome porta a rinascere nella vita successiva nella Terra Pura occidentala, un "paradiso*" chiamato Sukhavati (ma ce ne sono anche altri legati ad altri Buddha e ad altre direzioni, vedi paragrafi successivi). Terra pura è la traduzione del cinese jingtu (letteralmente terra purificata) e questo concetto sembra essersi sviluppato in india durante il primo periodo Mahayana come Buddhaksetra (territorio di Buddha in sanscrito) dove un Buddha porta all'illuminazione gli esseri senzienti. Si credeva che un campo di Buddha si manifestasse spontaneamente attorno a un buddha appena illuminato, e quindi esistono tante terre pure quanti sono i Buddha. Il Sutra di Vimalakirti, risalente al ca. 100 d.C., insegna che gli esseri illuminati che percepiscono la purezza essenziale del mondo dimorano in purezza; una terra di Buddha è pura quando la mente è pura, quindi potrebbero essere non un luogo fisico, ma uno stato mentale. Una persona con una mente contaminata potrebbe trovarsi nello stesso luogo ma non vedere alcun paradiso. Le terre pure sono anche intese come luoghi felici che offrono un’opportunità insolita per l’illuminazione, e coloro che rinascono in una terra pura possono facilmente raggiungere il Nirvana.

IL BUDDHA AMITHABA

Il Buddha Amida con aureola raggiante esposto al MAO di Torino. Giappone, periodo Edo.

Amitabha è uno dei cinque Dhyani Buddha ed è adorato come una vera e propria divinità, con tratti quasi monoteistici nella scuola della Terra Pura, ma non solo. Narra il Sukhāvatīvyūha Sūtra che il Budda Sakyamuni in persona, davanti ad un’assemblea di dei (Deva), bodhisattva e Arhat, raccontò che, in ere antiche e forse in altri mondi, il monaco Dharmakara si recò dal Budda della sua Era, il Budda Lokesvararaja (Il Re del Mondo), e aveva pronunciato 48 voti per sancire la propria determinazione di illuminarsi al fine di liberare tutti gli esseri senzienti dalla sofferenza del Samsara. Questo monaco meditò per cinque ere, riuscendo alla fine a illuminarsi diventando il Buddha Amitabha e cercando di unire tutte le migliori qualità dei campi di buddha in un campo particolarmente puro, un paradiso libero dalla sofferenza, in cui tutti gli esseri, una volta reincarnati, avrebbero potuto facilmente raggiungere l'illuminazione e il Nirvana. Amitabha è noto quindi per le sue qualità magnanime e per la terra pura di Sukhavati.

Amitabha significa letteralmente Luce senza fine ed è anche chiamato Amitayus (Vita infinita) e nei vari paesi in cui è presente il suo culto è chiamato:
Āmítuó (cinese)
Amida (giapponese)
Amita (Coreano)
A-di-đà (Vietnamita)
Od-dpag-med (Tibetano)

Iconografia: Amitabha è spesso raffigurato in meditazione, con la pelle di colore rosso e con le mani in grembo in una mudra di meditazione (Immagine perfetta è il Daibutsu di Kamakura. Spesso è accompagnato da due bodhisattva assistenti: Avalokitesvara (Guanyin) a destra e Mahasthamaprapta a sinistra. Insieme, formano una triade che è frequentemente presente nell’arte cinese, giapponese e coreana. Può essere raffigurato anche in piedi sopra un loto, nell'atto di accogliere i defunti che lo invocano con devozione, aspetto che è chiamato "Raigo Amida" (lett."Amitabha che accoglie")

I SUTRA
"Sutra della Vita Infinita" (noto anche come Sutra di Amitabha Lungo o Sutra della Terra Pura Lungo) è un testo buddhista Mahayana che risale al I-III secolo d.C. Racconta la storia di un monaco di nome Dharmakara. Quando Dharmakara raggiunse l’illuminazione, divenne Amitabha, e il suo campo di buddha, Sukhavati, apparve. Questo sutra, insieme ad altri due, costituisce la base dottrinale del Buddhismo della Terra Pura. Il Sutra della Terra Pura Breve è apprezzato per le sue ricche e ispiranti descrizioni di Sukhavati. L’Amitayurdhyana Sutra (o Sutra della Visualizzazione) è noto per le sue insegnamenti sulla visualizzazione di Sukhavati e sulle fasi del raggiungimento spirituale. Inoltre, altri sutra parlano in modo approfondito di Amitabha: il Sutra del Loto al capitolo VII, nomina Amitābha come uno dei sedici “figli” del Budda Mahâbhijñā Jñānâbhibhū, assieme a Gautama Budda (Sakyamuni); il Pratyutpanna Samādhi Sūtra.

LA PRATICA
Le scuole della Terra Pura fanno parte del Buddismo Mahayana, di cui accettano gli insegnamenti fondamentali, quali la Vacuità del mondo reale, i tre Corpi del Budda (Trikaya) e la buddità come condizione innata di ogni essere senziente (che occorre solo risvegliare). Come detto più sopra però queste scuole si differenziano per un'enfasi particolare per i rituali e le pratiche devozionali:

Il Nenbutsu (giapponese), ossia la ripetizione del nome di Amida è la pratica principale. Per rinascere nella Terra Pura, i fedeli devono cantare un mantra ad Amitabha, il più spesso possibile: “Nàmó Āmítuó Fó” (cinese) oppure ”Namu Amida Butsu” (giapponese), abbreviato in “Namu Amida Bu” coreano 나무아미타불 (Namu Amita Bul), vietnamita Nam-mô A-di-đà Phật, sanscrito Namo Amitabha Buddha (omaggio al Buddha della luce infinita). Così, invocando il nome di Amitābha, viene salvato non solo colui che lo pronuncia, ma anche tutti gli altri che esseri che non lo fanno.

Meriti. Anche se in certe correnti si dica che basti recitare 10 volte il suo nome con cuore sincero per rinascere nella Terra Pura, si pensa che esustano diversi atti di merito legati ai precetti buddisti. Si crede che i fedeli che cantano o recitano in continuazione il nome di Amitabha Buddha, visualizzando il Buddha con fede nel suo voto e generando sentimenti di compassione e bodhicitta per tutti gli esseri senzienti che soffrono nel saṃsāra, otterranno molti benefici durante la loro esistenza attuale, raggiungendo lo stato di samādhi.

Pratiche benevole. Gli amidisti, come molti altri praticanti Mahayana e come i monaci Theravada, si astengono dalla violenza contro ogni essere senziente e quindi anche contro gli animali (che possiedono come le persone la natura di Buddha) e dal mangiare carne se l’animale è stato ucciso apposta per loro o se hanno assistito all’uccisione. Molti scelgono quindi di essere vegetariani, come raccomandato dallo stesso Budda in diversi sutra.


LE ORIGINI DEL BUDDISMO DELLA TERRA PURA
Gli insegnamenti sui campi di Buddha furono comuni a tutto il buddismo Mahayana, si pensa che l'idea di Terra Pura sia originata in Iran da un contatto tra il Buddismo e le religioni locali (Zoroastrismo e Mitraismo) che prevedevano l'esistenza di Paradisi (e che influenzarono anche il Cristianesimo) e una particolare luminosità delle divinità*. nel primo secolo dopo Cristo. Tuttavia non esisteva una “scuola della Terra Pura” in India. La Terra Pura, come un ramo particolare di pratica, ha iniziato a evolversi in Cina. Nel 402 d.C., un monaco cinese di nome Huiyuan ha organizzato una società chiamata “Società del Loto Bianco” insieme ad altri monaci e laici, i quali giurarono davanti a un’immagine di Amitabha che sarebbero rinati in Sukhavati.

Nei secoli successivi, le immagini iconiche di Amitabha divennero un tema preferito nell’arte buddista cinese. La recitazione reverente del nome di Amitabha divenne una pratica comune in gran parte del buddismo cinese. Altre pratiche devozionali associate ad Amitabha includono inchini, visualizzazioni e recitazione dei sutra della Terra Pura. Tra le molte forme di buddismo che ebbero origine in Cina, le due più praticate oggi sono la Terra Pura e lo Chan (Zen). Dalla Cina, le pratiche della Terra Pura furono trasmesse in Corea, Vietnam e Giappone. In Corea e Vietnam, per lo più, gli insegnamenti e le pratiche della Terra Pura furono assorbiti nel buddismo in generale, ma formarono anche scuole autonome.

LE ALTRE TERRE PURE
Ogni Buddha ha una sua Terra Pura, compresi il Buddha della Medicina (la terra di Sudasama) e anche Gautama Buddha nel Tendai e Nichiren ha una terra, situata sul nostro stesso mondo, chiamata Ryozen jodo. Nel buddismo Vajrayāna, esiste una setta simile all'amidismo che crede che opposto al Paradiso Occidentale di Amitabha esista il Paradiso Orientale di Akshobhya Buddha, chiamato Abhirati; sebbene ufficialmente riconosciuto dalla setta Shingon in Giappone e forse più antico dell'amidismo stesso, il buddismo della Terra Pura Orientale non viene annoverato di solito nel buddismo della Terra Pura ed è molto meno popolare della scuola della Terra Pura Occidentale.

PERCHE' IL BUDDISMO DELLA TERRA PURA VIENE IGNORATO IN OCCIDENTE?
Se guardiamo i centri buddisti in Italia, nessuno di quelli facenti parte dell'UBI sono dedicati a questa corrente e se poi cerchiamo dei testi si trova qualche cosa in inglese ma veramente poco. Cercando più approfonditamente possiamo scoprire che esistono dei centri di questo tipo anche in Italia ma sono quelli frequentati da immigrati cinesi ed asiatici che non comunicano praticamente in nessun modo con quelli Italiani. La stessa cosa succede in tutti i paesi occidentali. In un bell'articolo uscito su www.lionsroar.com Aaroon Proffitt spiega, brevemente, perchè il buddismo della Terra Pura venga praticamente ignorato in occidente. Lo studioso in breve dice che i primi studiosi orientalisti che si occuparono del Buddhismo, erano studiosi protestanti che lavoravano durante il periodo coloniale inglese e americano. Essi avevano poco interesse il buddismo popolare vivente mentre si concentravano sugli studi storici selezionando accuratamente gli insegnamenti buddhisti per adattarli alla loro visione del mondo modernista e protestante. In breve, questi accademici, crearono un buddismo e per gli intellettuali europei che veniva poi usato per criticare le culture buddhiste viventi. Essi credevano che il Buddhismo Mahayana e specialmente gli insegnamenti della Terra Pura, fossero una perversa distorsione del buddhadharma. Oltre ad essere molto meno razionale di correnti quali lo Zen, l'amidismo era, per certi versi, troppo simile ad un cattolicesimo popolare con caratteristiche magiche o addirittura reminiscenze pagane in cui i Buddha diventavano vere e proprie divinità e la credenza nella reincarnazione aveva un'importanza fondamentale.

Purtroppo oggi, questo atteggiamento è ancora ampiamente diffuso e anche se il Buddhismo della Terra Pura è probabilmente la forma di Buddhismo più praticata al mondo nella scrittura accademica di lingua inglese e in generale in quella occidentale è in gran parte ignorata o completamente fraintesa.

Io penso sia questo uno dei motivi per cui il buddismo in Europa continui ad essere una religione che affascina gli studiosi orientalisti, i filosofi e una minoranza di credenti che, per reazione al cristianesimo vedono nella sola meditazione o nell'esoterismo una pratica interessante e degna di essere seguita.

NOTE
* "Nous constatons que, si ~mitayus- mi tab ha se prete a un rappr'8chement tant avec Zurvan qu'avec le grand dieu de la lumiere iranien, Av~lqkite~vara et MahXsthEma offrcjnt des rapports avec les elements ~umi&re et Force des tetrades de type zervanite." Marie-Therese de Mallmann
* Sito internazionale: https://purelandbuddhism.org/