domenica 15 settembre 2019

Pietre e Druidi in Piemonte.

Nel post dedicato alle druidesse (LINK) avevamo già parlato di alcune storie e testimonianze riguardanti quelle piemontesi: La Druida di Malciaussia e quella di Mondovì, storia che risale addirittura al 1600, periodo storico bizzarro perchè in teoria i druidi erano ormai spariti da più di un millennio (ufficialmente) e perchè la rinascità inglese era ancora da venire. Ci sono comunque altre occasioni in cui la figura del druido ritorna nel folklore della regione, generalmente le storie sono legate a pietre e luoghi sacri, come quello della Pietra della Vita di Oropa (Biella) di cui abbiamo parlato tante volte (LINK), luogo sacro precristiano e preromano. I culti di origine celtica animistica riguardavano non solo le pietre, ma anche i corsi d'acqua e la fonte che qui ancora oggi si trova e se questo è oggi dato per certo, non ci sono prove che proprio qui si trovasse un gruppo di druide e druidesse come vuole la leggenda.


Un altro luogo sul quale abbiamo già speso diverse parole è Crea (Alessandria - LINK), con il suo santuario cristiano. Come abbiamo visto anche qui si trovava un luogo di culto precristiano, di cui ci sono arrivati echi e testimonianze di un celtico. Sia il nome (Crea) che la presenza di scritte incise dedicate a San Cornelio fanno pensare ad un luogo in dedicato a Cernunnos. Anche per quanto riguarda questo posto ci sono storie che parlano di confraternite di druidi che sopravvissero all'arrivo dei romani e che poi man mano si trasformarono in frati cristiani con i secoli.


Sangano (Torino) poi si trova la famosa Pera D'le Sacoce (tasche in piemontese), una pietra ricoperta di grandi coppelle particolari. Di esse infatti non si conosce l'esatta origine, differiscono per vari motivi dalle altre pietre coppellate, sono più grandi, non sono piane e alcuni pensano si tratti di strani fenomeni di erosione naturale. Quello che è certo è che i pastori le usavano per le loro offerte ancora il secolo scorso e che la pietra aveva una grande importanza per gli abitanti della zona. Essa fu una delle primissime pietre incise ad essere catalogata e descritta in Italia nel 1881. Parliamo di questo masso erratico perchè è uno dei famosi massi dei Druidi sparsi per il territorio, così chiamati perchè già all'epoca della sua scoperta da parte del Piolti, questo masso veniva considerato di "origine sicuramente druidica".



Un'altra pietra che ci interessa è quella che si trova a Moncalieri (Torino) detta Roc di Santa Brigida ma conosiuta anche come Pietra dei Druidi. Si tratta di un'altro masso erratico che si trova sulla collina di Torino, un tempo oggetto di culto litico poi cristianizzato e associato alla Santa. Un tempo vicino ad essa era stata costruita una cappella dedicata alla stessa santa ed è curioso notare che proprio Brigida era la cristianizzazione della dea celtica Brigid, Brig molto conosciuta nell'Irlanda precristiana ma anche sulle alpi (da cui ad esempio il nome di Brig / Briga). Questa pietra come le prime due è un'altra delle famose "Pietre Guaritrici" del Piemonte, essa infatti farebbe nascere i bambini sani e guarire le donne sterili appoggiandovi il ventre sopra.