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mercoledì 17 giugno 2015

Judaculla Rock, una pietra coppellata negli USA

La Judaculla Rock è una grande pietra che esce dal terreno e si trova in North Carolina. A vederla in foto sembra proprio una grande pietra coppellata con canaletti e alcuni petroglifi. Purtroppo non ho trovato molto altro sull'arte rupestre in zona, ma questa mi sembra molto diversa dalle altre. Leggo che ha un grande valore per i nativi Cherokee, i quali dopo essere stati quasi completamente sterminati e deportati continuano ad attribuirle una grande importanza. Il nome deriva dal gigante dagli acchi a mandorla chiamato appunto Judaculla.


Una cosa che mi colpisce è il fatto che in nessun sito si parli di coppelle o "cup marks" appunto. Vedendo la foto sopra chiunque si interessi di pietre simili capirà la somiglianza con vari massi sparsi per l'arco alpino e il resto d'Europa. Comunque veramente molto interessante.


 Links:
https://en.wikipedia.org/wiki/Judaculla_Rock
http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g49070-d144401-r157510435-Judaculla_Rock-Cullowhee_Jackson_County_North_Carolina.html

lunedì 7 luglio 2014

Pietra coppellata di Villa del Foro (Alessandria)

Di questo luogo avevamo già parlato tempo fa. Infatti il paese che oggi chiamiamo Villa del Foro è uno dei centri più antichi della zona. Già abitata in epoca preistorica e protostorica da popolazioni celtiche, prima liguri e halstattine durante l'età del ferro divenne un centro romano conosciuto come Forum Fulvii, sulla via Fulvia. Cadde in decadenza forse a causa delle alluvioni del Fiumi Tanaro e praticamente sparì nel medioevo. I suoi abitanti con quelli di altri centri della zona fondarono Alessandria dove all'epoca sorgeva il centro conosciuto come Rovereto. Ma non parliamo di questo. Come dicevo avevo già parlato di questo luogo per quanto riguarda la Pietra di Santa Varena, una delle tante "pietre guaritrici" del Piemonte che si trova inglobata alla facciata della chiesa di Santa Varena, appunto e San Baudolino.
A poche decine di metri dalla famosa pietra guaritrice si trova una delle tante case antiche di queste zone, le quali molto spesso hanno due "paracarri" ai lati del portone d'ingresso. Ci sarebbe da fare una grande ricerca al riguardo, infatti molte volte questi paracarri non sono semplici cilindri di pietra, ma massi partcolari, è infatti il caso di questo:


La pietra, (nella foto parzialmente coperta dal muschio) presenta numerose coppelle. Qualche anno fa la fotografai nel periodo estivo e siccitoso. Si vedevano chiaramente numerose coppelle e lateralmente il segno del terreno dalla quale essa affiorava probabilmente prima che venisse spostate qui. Sarà mio impegno cercare le vecchie foto e postarle.


Tre sono le coppelle maggiori e chiaramente visibili, altre sono presenti meno scavate o forse più antiche. Come dicevo il piccolo masso doveva affiorare dal terreno prima di questa posizione, ma non se ne ha notizia. Gli abitanti della casa a cui ho chiesto informazioni non ne sapevano niente, infatti mi dicono che sono di origini meridionali e abitano nella casa da qualche decennio. L'ipotesi è che questa ed altre pietre come quella inglobata nella chiesa di Santa Varena costituissero un cerchio o un allineamento che in gran parte sia stato usato come "cava" per materiale da costruzione in epoca di forte cristianizzazione, ma la sacralità sia in qualche modo sopravvissuta in quella principale appunto. Purtroppo sono solo supposizioni e non esiste al riguardo il minimo interesse. Credo che questa pietra abbia una certa importanza, infatti è una delle poche sopravvissute al di fuori di aree montane poco antropizzate e testimonierebbe la presenza di pietre del genere anche pianeggianti soggette ad alluvioni, a pesante attività agricola e antropizzazione in cui monumenti come questo sono andati perduti. In oltre è da notare come ho detto all'inizio, che questa era un'area sicuramente abitata in epoca preistorica come testimoniano numerosi ritrovamenti (tra cui anche le urne cinerarie pre-hallstattiane della Casina Chiappona verso Alessandria).

Aggiornerò questo post prima possibile con nuove foto ed info.


domenica 29 giugno 2014

Il giardino delle coppelle a Cantù (Como).

Dopo un bel pò di tempo, torno con un post sulle pietre coppellate nelle nostre zone. Incredibilmente molto poco conosciute. Si trovano nei giardini pubblici di Cantù (Como) in centro città di fronte al Municipio e sono state esposte su dei basamenti di mattoni. Una di queste pietre venne trovata sotto Piazza Garibaldi nel 1911 durante alcuni scavi. Le coppelle su questi massi di granit sono molto grosse e sembrano antiche, probabilmente realizzate con altre pietre.
 


La pietra più piccola invece sembra meno antica, le coppelle sono più piccole e sembrano realizzate con strumenti metallici.


Il luogo è molto facile da trovare ma non è aperto 24 ore, dalla mattina alla sera a seconda della stagione. Online si trova vermente poco, le informazioni per raggiungere il luogo le ho recuperate da questo libro:

SUI SENTIERI DELL'ARTE RUPESTRE
di Arcà e Fossati, edizioni CDA - Torino.
(LINK - compra online)

martedì 15 dicembre 2009

PERA CREVOLA' - Mattie fraz. Menolzio - Val Susa (TO)

ENGLISH PAGE: Pera Crevolà on T.M.A.

Devo cercare di recuperare un pò di cose che volevo scrivere nell'ultimo anno ma che non ho fatto. Inizio dalla "Pera Crevolà" che si trova nei pressi di Mattie risalendo un sentiero che parte dalla frazione di Menolzio in Val Susa.
(Cliccando sulle foto andate alle pagine di flickr con una migliore qualità).



Pera Crevolà, vuol dire pietra bucherellata nel dialetto locale, è situata nel comune di Mattie (TO), località Menolzio (Val Susa, Provincia di Torino - Piemonte), a quota 950 m. Questa pietra incredibile non è enorme, misura 150 x 170 cm ma è compleatmente ricoperta da 237 coppelle, 13 canaletti, 5 croci e una vaschetta. Spostata dal suo punto originale (si trovava sul lato opposto a poca distanza) per allargare la mulattiera. Le incisioni sono di difficiele datazione: alcune sembrano risalire almeno all'età del bronzo mentre altre potrebbero essere state aggiunte da pastori in età più recente. Presenti alcune croci ricavate dalle coppelle in epoca cristiana.



Nella foto sopra si possono vedere le croci scavate nella roccia collegando le coppelle, in epoca di cristianizzazione della valle, ovviamente incerta.

COME RAGGIUNGERE IL LUOGO: vi consiglio di andare a vedere questa pietra, anche perchè si fa un breve percorso in un bellissimo bosco, fattibile anche da chi non è pratico di escursioni in montagna. Uscite a Bussoleno e vi dirigete a Menolzio, le strade sono piccole e poco indicate, ma avendo Torino alle spalle il paese è sul lato sinistro. Dovete raggiungere via Menolzio e nella frazione omonima dopo il ponte girare in una stradina (via Prà la Grangia). Guidate finchè potete ma ad un certo punto c'è una sterrata vietata ai mezzi. La seguite a piedi, dopo 150-200 metri vedete sulla sinistra la mulattiera lastricata che seguite per 20-30 minuti in salita tra bellissimi alberi fino a quando incontrerete questa splendida pietra.

NOTE: Interessante notare che seguendo la mulattiera si giunge in Val Chisone dall'altro lato dove si trova un'altra famosa pietra coppellata "Cro da Lairi" (LINK con info in inglese - LINK con bellissime foto di Tommy Leggy su TMA). Altra cosa interessante la presenza di un Menhir segnalato sul sito del comune di Mattie (LINK) che dovrebbe trovarsi ad ovest della frazione vicino ad un altra misteriosa pietra "DU REI" ma senza nessuna indicazione precisa per me impossibile da trovare (come sempre se avete informazioni lasciate un commeno).

LINKS:


La roccia coppellata di Susa.

ENGLISH PAGE: Pera Crevolà on T.M.A.

Un'altro posto incredibile visitabile in giornata con altre pietre della Val Susa è quello forse più famoso di Susa città. Si trova proprio in centro, a pochi metri dal famoso Arco di Augusto e più precisamente sotto l'arco principale di ciò che rimane delle Terme Graziane. E' un posto incredibile, che mi ha profondamente colpito, per molti motivi. Mi dispiace di non averlo pubblicato questa primavera prima dell'estate. Sulla grande roccia sono scolpite numerose coppelle unite da molti canaletti, alcune sicuramente più antiche che si vedono appena altre più moderne vengono fatte risalire all'età del ferro per la loro forma e lavorazione. Per una volta si può parlare infatti di "epoca celtica", riferendosi in particolare al popolo dei COZII che abitava queste zone. Ci sono poi anche delle vaschette quadre. Pubblico un pò di foto sempre dal mio Flickr con descrizione:


Sopra: Uno degli archi delle Terme Graziane a poca distanza dall'arco di Augusto, edificate sulla pietra coppellata. Questo è un indizio a favore dell'ipotesi di un culto legato all'Acqua pagano (probabile culto di fertilita - l'acqua fertilizza la terra tramite le coppelle che la trattengono): i romani in qualche modo seguirono le usanze dei popoli precedenti (Cozii) edificando il loro acquedotto nello stesso luogo? Notare anche il culto del Monte Rocciamelone (vedi l'ultima foto).



Le coppelle con i canaletti: Ho riempito d'acqua le coppelle principali e tramite i canaletti tutte le altre si sono a loro volta riempite. Ancora oggi funzionano! Guardate il video su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=GV1V0aC2914 (scusate qualità ed errori, tipo testo troppo piccolo).


I gradoni scavati nella roccia (molte volte le rocce coppellate sono state scavate in questo modo) con grandi coppelle e canali.



Il monte Rocciamelone visto dall'arco delle terme Graziane. Il masso principale è sotto il pilastro sinistro. Il monte è esattamente al centro della visuale. Il Monte Rocciamelone era considerato fino ad epoche recenti il monte più alto delle Alpi, infatti ha un aspetto maestoso e le sue pendici partono dal fondovalle elevandosi per 3538 metri. Fu sicuramente oggetto di culto, molti ritrovamenti lo provano e questo ne è uno dei più evidenti (vedi altro post precedente dedicato).

NOTE: la forma e la lavorazione delle coppelle e dei canali lo collega alla pietra coppellata di "Cro da Lairi".

COME ARRIVARE:
arrivare in questo luogo fantastico è semplicissimo. Si trova in centro della cittadina di Susa, raggiungete il piccolo parco con l'Arco di Augusto, salite la scala e raggiungete le Terme Graziane.

LINKS:

martedì 3 febbraio 2009

Le coppelle di Sant'Alosio

Le coppelle di Sant'Alosio

Per il Solstizio d'Inverno mi sono ritrovato per 2 giorni con 2 miei cari amici in una casa in collina senza TV o internet, tra i colli tortonesi nel piemonte sud orientale, in provincia di Alessandria a sperimentare musiche elettroniche. Questo non è importante, ma il giorno dopo, che era una bellissima giornata siamo andati a piedi fino a Castellania (il paese di Coppi) e poi a Sant'Alosio, che un piccolo villaggio sulla cima di una collina. Questo villaggio è bellissimo, le case sono tutte di pietra,pieno di gatti simpatici, pochissime atuto e per fortuna c'è poco di nuovo. E' quel che rimane di una fortezza medievale, di cui sopravvivano anche 2 torri, purtroppo abbandonate, sulla sommità estrema del colle, tra fitta vegetazione e querce.



Abbiamo allora deciso di andare proprio li, dove si gode di una vista a 360 gradi di tutte le Alpi occidentali, Appennino ligure e colli locali. Siamo stati fortunati perchè quasi tutta la neve caduta tra novembre e dicembre si era sciolta e abbiamo potuto sederci a suonare l'ocarina e lo stylophone.



Appena mi sono seduto sulle pietre ho notato alcune coppelle appena visibili, poi alzandomi ne ho potute vedere altre, molto più ben conservate, su tutte le pietre non coperte dai rovi o dalle torri. Su di una pietra di pochi metri più in basso verso est che domina la vallata, se ne trova una più grande, e credo più recete. Ha un diametro di circa 20 cm.



Le coppelle sono sotto le torri e quindi in posizione dominante su tutta la vallata e le montagne, specialmente prima della costruzione delle torri in epoca medievale. La storia del borgo è antica ma si perde, come spesso accade in queste zone, già risalendo a 7-800 anni fa. E' molto possibile che qui si trovasse un oppida celto-ligure. In ogni caso nella foto sotto si vede come il masso principale sia ancora in posizione panoramica e con una vista grandiosa sulle altre torri e colline.


Che io sappia non ci sono state alcune ricerche o rilievi al riguardo di questo sito (sarei molto grato a chiunque mi fornisse qualche informazione) ma è probabile che ci sia molto di più dato il luogo che sicuramente fu importante anche in epoca protostorica e preistorica.




Sono stato veramente entusiasta di aver trovato questo sito (...proprio il giorno più corto dell'anno che ha per me un significato perticolare) perchè credo non ci fosse notizia di coppelle tra questi colli e comunque in zone meno elvate del Piemonte. Penso sarebbe interessante visitare la cima di molti altri colli della zona, anche se purtroppo molte volte sono stati deturpati con  ripetitori e gettate di cemento.

AGGIORNAMENTO: Il sito è stato messo a posto, sono stati tagliati i rovi, ripulito il prato e aggiunto protezioni e indicazioni. Purtroppo però durante i lavori alcune delle pietre fotografate qui sotto sono state rimosse. Questa è la conseguenza di una situazione di ignoranza verso tutto quello che non si comprende, che non è romano e anche della scarsa attenzione che si ha verso la nostra storia particolare da queste parti.

(ENGLISH PAGE) Una versione in inglese con più foto è visibile qui:
Sant'Alosio on Themodernantiquarian

lunedì 21 aprile 2008

Le Antiche Pietre in Piemonte


Le Antiche Pietre in Piemonte (e zone circostanti).

Pietre: Megalitismo, Menhir, Dolmen, Cromlech, incisioni rupestri, Pietre sacre o magiche: sono presenti sul territorio europeo con maggiore frequenza in zone come le isole britanniche e il nord ovest della francia ma anche in Asia, nord Africa e altri luoghi sparsi per il mondo. Pochissimo si sa al riguardo delle "Civiltà Megalitiche", non furono i druidi o i celti come si era pensato... (questo argomento verrà approfondito in altro post)

In alcune zone queste antiche testimonianze di pietra vengono seriamente catalogate e salvaguardate da anni, in altre zone non vengono quasi prese in considerazione e con il passare degli anni vengono distrutte o fatte sparire. Questo è il caso della zona che ci interessa: il Piemonte e le zone limitrofe.

Le radici preistoriche e  protostoriche di questa zona sono strettamente legate con quelle del sud est della francia, della Liguria, parte della Lombardia e della Svizzera attuali, che una volta costituivano un'area abbastanza omegenea abitata da popolazioni "Liguri" e "Celto-Liguri" (anche questo verrà approfondito).

Il gruppo di opere megalitiche di questa zona (molto spesso dimenticato) è chiamato "groupe d'alpes provence".


Perchè rispetto ad altre zone il megalitismo in Piemonte è semi sconosciuto?

Come molte altre persone ho iniziato ad interessarmi a questo argomento anni fa, leggendo dei luoghi più famosi come Stonehenge, Newgrange o Carnac, per poi arrivare alle steli della Lunigiana per esempio e a scoprire la presenza di luoghi incredibli così vicini a casa mia. La ricerca di questi luoghi non è facile, praticamente non esistono guide e se uno non conosce le zone è praticamente impossibile trovarli.

Ma come mai?

Parlando di MEGALISTISMO vero e proprio si trattava di monumenti antichissimi già al momento delle invasioni romane nella Gallia Cisalpina (200 a.c. circa). E' probabile che fino a quel momento questi luoghi fossero ancora tenuti in considerazione come luoghi sacri o come osservatori legati al ciclo stagionale. Queste furono zone in cui i romani compirono veri e propri genocidi, alcune popolazioni liguri vennero praticamente cancellate (Esempio gli Statielli) e quando si insediarono qui imporatarono il loro tipo di colture più industriali e le loro divinità, demolendo probabilmente molti dei luoghi pre-esistenti che dovevano sembrare solo mucchi di pietre. Tuttavia i romani erano pagani e nella maggior parte dei casi assimilarono alcune divinità locali o unificarono le equivalenti (Es. Penn o Pennina divenne Giove Pennino). Il disastro più grande avvenne ovviamente con la cristianizzazione: come si sa alberi e boschi sacri vennero sradicati, pietre rase al suolo (nei casi in cui questo era impossibile vennero ricoperti di croci incise o su di essi vennero erette chiese - Pietra della vita a Oropa, Pietra di Santa Varena nei pressi di Alessandria). Famose le varie condanne medioevali contro l'adorazione di Alberi, Fonti e Pietre che tuttavia non riuscirono mai ad essere del tutto cancellate. Era usanza in Svizzera fino al secolo scorso, distruggere le pietre erette o che recassero incisioni che contadini e viandanti trovavano lungo il loro cammino, perchè bruttissime e ovviamente legate al maligno. Gran parte degli allineamenti e dei cerchi di pietre o menhir vennero distrutti (alcuni continuano ad essere distrutti anche oggi tra l'indifferenza generale) per fare posto a campi, coltivazioni strade, o ricoperti da nuove costruzioni. Avevo sentito che molti di questi luoghi in Piemonte vennero distrutti ancora negli anni '70 per fare spazio a delle vigne.

Un altro fattore culturale importantissimo, è stata la "cultura di stato" considerata come ROMANA o comunque classica a tutti costi. Per molti anni e in parte ancora oggi è stato considerato vergognoso ammettere le proprie discendenze "barbare". Quindi tutto quello che non è "romano" viene ancora oggi considerato poco ineteressante... idea idiota che a fatto si che per chi abita in zone come questa (Piemonte e Nord Italia, Puglia per esempio ma anche per un romano, cosa sa dei propri avi pre-romani?) sia praticamente impossibile conoscere le proprie origini e anzi che la maggiorparte di essi sia ne sia del tutto allo scuro. Ovviamente il disastro totale venne portato a compimento durante il fascismo.

Ultimo ma forse più importante motivo è quello più semplice. Le caratteristiche geografice montuose e collinari e il tempo. In queste zone la sedimentazione in fondo valle e in pianura si forma molto velocemente o dilavamento cancella ogni tracce nelle zone più alte. E' possibile trovare le fondamenta di chiese vecchie di pochi centianaia di anni sotto alcuni metri di terra, fuguariamoci pietre difficilmente riconoscibili da pietre naturali vecchie di migliaia di anni!

Mano a mano parlerò di alcuni luoghi ancora visibili e visitabili di questa zona uno per uno. La Tag da cliccare sarà PIETRE PIEMONTE qui a destra.