domenica 20 dicembre 2009

STATUE STELE in PIEMONTE





Veloce post per segnalare che finalmente scopro che anche in area piemontese è stata trovate due statue-stele (statue menhir). In realtà furono scoperte nel 1997 durante alcuni scavi a Tina (Vestignè), ma io non ne ero assolutamente a conoscienza, infatti non se ne parla da nessuna parte (ancora una volta...) tranne che sul sito del Gruppo Archeologico Canavesano su cui ci sono anche foto, disegni e descrizione. Le pietre antropomorfe sono molto simili a quelle di Sion in svizzera. Molto bene! Presto voglio scrivere un lungo post sulle statue stele nel loro insieme, una delle poche testimonianze di questa civiltà tardo megalitica e antecedente all'epoca celtica che visse in gran parte del nord italia, svizzera, francia, ecc... di cui si sa pochissimo e che viene da tutte le parti ignorata. Metto una foto presa dal sito:
 


LINK: http://www.gruppoarcheologicocanavesano.it/stele_antropomorfe_di_tina_vestigne.html

mercoledì 16 dicembre 2009

MOTORE DI RICERCA ECOLOGICO

Ho appena ricevuto la segnalazione di questo motore di ricerca:
www.Ecosia.org

A quanto ho capito, con ogni ricerca che effettuate salvate 2 m² di foresta, fino ad ora ne sono stati salvati 2,642,733 m².

SOLSTIZIO D'INVERNO, il vero natale.

E' ormai vicinissimo il 21 dicembre, quello che nell'emisfero nord del nostro pianeta è il giorno più corto dell'anno. Una dei momenti più importanti dell'anno fino dall'antichità, anzi specialmente nell'antichità. Oggi ridotto ad un giorno in cui ingozzarsi di carne, dare sfogo ad un consumismo ancora più sfrenato del solito o festeggiare la in modo distante troppo dall'uomo, dalla natura e dalla realtà la nascita di un messia di cui si sa poco o nulla e che se nacque, non nacque sicuramente il 25 dicembre. Io penso sia comunque un giorno importante, lo si può festeggiare scientificamente e astronomicamente perchè è il giorno più corto dell'anno solare dopo di che le giornate ricominciano ad allungarsi. Oppure in modo più spirituale o addirittura magico, io penso che l'importante sia festeggiare in modo che la cosa sia utile a noi stessi e ai nostri amici, soprattutto alla Terra.

Il significato di base di tutta la mitologia e la magia che ancora oggi (con l'albero, le tradizioni religiose, ecc...) pervate questa giornata sono da ricercare in unico punto.  Fino al 21 dicembre il sole si è indebolito, le giornate accorciate e la temperatura si è abbassata sempre più. Nelle zone temperate dell'emisfero Nord l'arrivo dell'inverno ha fatto si che gli alberi si spoglino, le piante annuali muoiano, gran parte degli animali selvatici spariscano in letargo o si riparino nelle loro tane e che sia più facile ammalarsi. Questo insieme di cose un tempo, molto ma molto più di oggi, significava sofferenze e spesso la morte. L'uomo nelle epoche preistoriche e protostoriche era molto più vicino ai cicli naturali e aveva notato osservando per millenni il susseguirsi delle stagioni e il soprattutto il cielo, nei modi più vari e molte volte molto accurati (basti pensare ai nostri megaliti, alle costruzioni egizie e classiche) che da quel giorno in poi il sole avrebbe ripreso la sua forza e le giornate avrebbero ricominciato ad allungarsi. Fino a pochi secoli fa, si potrebbe dire in certi luoghi fino a pochi decenni fa, però tutto era immerso nella magia e nelle credenze più istintive. Quindi, ogni anno, le popolazioni avevano paura che il sole continuasse ad indebolirsi e che l'estate  con i sui frutti e il suo clima mite non tornasse mai più. Da questa cosa tutto è nato.  

Una divinità solare sicuramente legata al soltizio d'inverno (Yule in area germanica) di cui ho già parlato era Belanu o Belenus (ecc...) divinità pre-celtica adorata in tutta Europa.

CONTINUA... (oggi continuo a scrivere)


martedì 15 dicembre 2009

PERA CREVOLA' - Mattie fraz. Menolzio - Val Susa (TO)

ENGLISH PAGE: Pera Crevolà on T.M.A.

Devo cercare di recuperare un pò di cose che volevo scrivere nell'ultimo anno ma che non ho fatto. Inizio dalla "Pera Crevolà" che si trova nei pressi di Mattie risalendo un sentiero che parte dalla frazione di Menolzio in Val Susa.
(Cliccando sulle foto andate alle pagine di flickr con una migliore qualità).



Pera Crevolà, vuol dire pietra bucherellata nel dialetto locale, è situata nel comune di Mattie (TO), località Menolzio (Val Susa, Provincia di Torino - Piemonte), a quota 950 m. Questa pietra incredibile non è enorme, misura 150 x 170 cm ma è compleatmente ricoperta da 237 coppelle, 13 canaletti, 5 croci e una vaschetta. Spostata dal suo punto originale (si trovava sul lato opposto a poca distanza) per allargare la mulattiera. Le incisioni sono di difficiele datazione: alcune sembrano risalire almeno all'età del bronzo mentre altre potrebbero essere state aggiunte da pastori in età più recente. Presenti alcune croci ricavate dalle coppelle in epoca cristiana.



Nella foto sopra si possono vedere le croci scavate nella roccia collegando le coppelle, in epoca di cristianizzazione della valle, ovviamente incerta.

COME RAGGIUNGERE IL LUOGO: vi consiglio di andare a vedere questa pietra, anche perchè si fa un breve percorso in un bellissimo bosco, fattibile anche da chi non è pratico di escursioni in montagna. Uscite a Bussoleno e vi dirigete a Menolzio, le strade sono piccole e poco indicate, ma avendo Torino alle spalle il paese è sul lato sinistro. Dovete raggiungere via Menolzio e nella frazione omonima dopo il ponte girare in una stradina (via Prà la Grangia). Guidate finchè potete ma ad un certo punto c'è una sterrata vietata ai mezzi. La seguite a piedi, dopo 150-200 metri vedete sulla sinistra la mulattiera lastricata che seguite per 20-30 minuti in salita tra bellissimi alberi fino a quando incontrerete questa splendida pietra.

NOTE: Interessante notare che seguendo la mulattiera si giunge in Val Chisone dall'altro lato dove si trova un'altra famosa pietra coppellata "Cro da Lairi" (LINK con info in inglese - LINK con bellissime foto di Tommy Leggy su TMA). Altra cosa interessante la presenza di un Menhir segnalato sul sito del comune di Mattie (LINK) che dovrebbe trovarsi ad ovest della frazione vicino ad un altra misteriosa pietra "DU REI" ma senza nessuna indicazione precisa per me impossibile da trovare (come sempre se avete informazioni lasciate un commeno).

LINKS:


La roccia coppellata di Susa.

ENGLISH PAGE: Pera Crevolà on T.M.A.

Un'altro posto incredibile visitabile in giornata con altre pietre della Val Susa è quello forse più famoso di Susa città. Si trova proprio in centro, a pochi metri dal famoso Arco di Augusto e più precisamente sotto l'arco principale di ciò che rimane delle Terme Graziane. E' un posto incredibile, che mi ha profondamente colpito, per molti motivi. Mi dispiace di non averlo pubblicato questa primavera prima dell'estate. Sulla grande roccia sono scolpite numerose coppelle unite da molti canaletti, alcune sicuramente più antiche che si vedono appena altre più moderne vengono fatte risalire all'età del ferro per la loro forma e lavorazione. Per una volta si può parlare infatti di "epoca celtica", riferendosi in particolare al popolo dei COZII che abitava queste zone. Ci sono poi anche delle vaschette quadre. Pubblico un pò di foto sempre dal mio Flickr con descrizione:


Sopra: Uno degli archi delle Terme Graziane a poca distanza dall'arco di Augusto, edificate sulla pietra coppellata. Questo è un indizio a favore dell'ipotesi di un culto legato all'Acqua pagano (probabile culto di fertilita - l'acqua fertilizza la terra tramite le coppelle che la trattengono): i romani in qualche modo seguirono le usanze dei popoli precedenti (Cozii) edificando il loro acquedotto nello stesso luogo? Notare anche il culto del Monte Rocciamelone (vedi l'ultima foto).



Le coppelle con i canaletti: Ho riempito d'acqua le coppelle principali e tramite i canaletti tutte le altre si sono a loro volta riempite. Ancora oggi funzionano! Guardate il video su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=GV1V0aC2914 (scusate qualità ed errori, tipo testo troppo piccolo).


I gradoni scavati nella roccia (molte volte le rocce coppellate sono state scavate in questo modo) con grandi coppelle e canali.



Il monte Rocciamelone visto dall'arco delle terme Graziane. Il masso principale è sotto il pilastro sinistro. Il monte è esattamente al centro della visuale. Il Monte Rocciamelone era considerato fino ad epoche recenti il monte più alto delle Alpi, infatti ha un aspetto maestoso e le sue pendici partono dal fondovalle elevandosi per 3538 metri. Fu sicuramente oggetto di culto, molti ritrovamenti lo provano e questo ne è uno dei più evidenti (vedi altro post precedente dedicato).

NOTE: la forma e la lavorazione delle coppelle e dei canali lo collega alla pietra coppellata di "Cro da Lairi".

COME ARRIVARE:
arrivare in questo luogo fantastico è semplicissimo. Si trova in centro della cittadina di Susa, raggiungete il piccolo parco con l'Arco di Augusto, salite la scala e raggiungete le Terme Graziane.

LINKS:

lunedì 14 dicembre 2009

Ricorda

Scrivo per ricordare anche a me stesso questo link:

da artepreistorica

giovedì 10 dicembre 2009

ALCUNI AGGIORNAMENTI

Ancora una volta scrivo su questo blog con un ritardo mostruoso.

Negli ultimi tempi ho recuperato alcuni libri incrdibili riguardanti megalitismo e incisioni rupestri nella zona piemontese e ligure. In oltre sto facendo ricerche sulle statue menhir: ho trovato moltissimo, purtroppo come molte volte capita in qesto campo ho notato che ogni posto in cui ci sono stati dei ritrovamenti è completamente scollegato dagli altri, o addirittura si ignora l'esistenza di altri luoghi simili. In italia il più famoso è quello della Lunigiana (LINK), ma ne sono state trovate numerosissime anche in Trentino (LINK) anche se solo negli ultimi anni, e io ne sono venuto a conoscenza solo leggendo un libro che parlava di Otzi, la mummia del similaum. Anche in Val D'Aosta, Valtellina, Sardegna, per parlare dei ritrovamenti italiani, ma di molto simili ce ne sono in svizzera, in francia, in portogallo ecc... Ne parlerò al più presto, appena riesco.

VI SEGNALO DUE LIBRI IMPERDIBILI:



"INCISIONI RUPESTRI E MEGALITISMO IN LIGURIA"
Ausilio Priuli - Italo Pucci
Priuli e Verlucca editori.


La mia ragazza me lo ha regalato poco tempo fa, e credo sia ora uno dei miei libri preferiti sull'argomento. Sono elencati ed analizzati, con mappe e foto moltissimi siti megalitici dell'area ligure e aree immediatamente limitrofe. Costa un pò ma è un acquisto che vale quello che spendete, molti siti non li avevo mai sentiti, e in questo periodo cercherò sicuraente di visitarne alcuni. Eccezionale!!! (LINK sito dell'editore)

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"SPIRITI DI PIETRA"
Massimo Centini
Macchione editore.


Altro libro interessantissimo e molto difficile da reperire (Io l'ho trovato in una piccola libreria di Ivrea e ho dovuto scegliere a causa delle mie sempre esigue finanze tra questo ed un altro libro incredibile sui massi coppellati) che parla di megaliti e incisioni rupestri legati all'antropologia e ai culti antichi. Particolare importanza è data alle "Statue stele" o statue menhir, uno dei pochi casi in cui si prendono in considerazioni diverse aree di ritrovamento (Lunigiana, svizzera, ecc...)