domenica 26 marzo 2023

La Basilica di San Dalmazio a Quargnento.

La Basilica minore di Quargnento ho una storia molto lunga e interessante e custodisce importanti opere d'arte. Sorge nel centro del paese di Quargnento a pochi chilometri da Alessandria e ha una caratteristica facciata a fasce.

BREVE STORIA: Si hanno le prime notizie di una chiesa a Quargnento nel IX secolo e si hanno notizie certe nel X secolo quando nel 907 d.c. le reliquie di San Dalmazio vennero trasferite da Pedona per il pericolo delle scorrerie dei Saraceni che in quegli anni saccheggiavano il cuneese. La nuova chiesa venne consacrata nel 1111 da Papa Pasquale II, ma alla fine del secolo Federico Barabarossa, adirato per il fallimento dell'assedio di Alessandria, distrusse sia il castello che la chiesa del borgo. Il ritrovamento di una lapide testimonia che la ricostruzione della parrocchia iniziò nel 1270, mentre tra il 1560 e 1574 ci furono i lavori di ampliamento con le due navate laterali. Nel 1890 un gravissimo incendio distrusse il tetto della chiesa che venne restaurata tra il 1899 e il 1904, con la nuova facciata e i bellissimi affreschi in stile liberty.

QUARGNETO: il paese sorge a pochi chilometri da Alessandria e dalle sponde del Tanaro ai piedi delle colline del Monferrato, zona abitata già nella preistoria da diverse popolazioni tra i quali i celto-liguri Statielli. Le prime testimonianze scritte attestano un accampamento militare romano attorno al primo secolo avanti cristo, che serviva a contrallare le tribù locali. Il nome deriverebbe dal latino "Quadrigentum" e al periodo romano si deve proprio il primo nucleo sacro che diede origine all'odierna basilica.


IL TEMPIO DI DIANA: sul retro della chiesa proprio sotto al campanile si possono ancora oggi vedere delle grosse pietre che sono i resti di quello che in epoca precristiana era un tempio dedicato a Diana. Purtroppo le testimonianze scritte ed i reperti fino al periodo a cavallo tra i due millenni sono pochi, come del resto in tutta questa zona, altre pietre del tempio pagano si possono vedere anche più in altro sul campanile. Il tempio che probabilmente aveva una pianta circolare, venne trasformato in una primitiva chiesa in epoca cristiana che conservava la stessa forma. Al periodo barbarico e longobardo dobbiamo il bellissimo pozzo nel giardino interno, purtroppo visitabile soltanto in occasioni speciali.

LA CHIESA ROMANICA: la prima forma della chiesa attuale risale al periodo romanico, di cui oggi conserva solo la meravigliosa abside visibile, nella sua forma originale sul retro nel classico stile locale e una cripta purtroppo oggi murata.

LA PARTE SOTTERRANEA E IL CAMPANILE: Sotto la navata centrale esiste tuttora una chiesa sotterranea dove venivano seppelliti i defunti fino a circa metà ‘800. Sotto l’altare c’era sicuramente una cripta che originalmente prendeva luce dalle finestre ora visibili sul retro dell’abside (murate). Il campanile in muratura risale al 1500 e sulla sommità si trova un'interessante sistema campanario.


 AFFRESCHI ED OPERE DARTE NOTEVOLI: La cosa più particolare della chiesa, a mio moesto giudizio, sono gli affreschi e le decorazioni in stile "Liberty", cosa più unica che rara in un luogo del genere. A seguito dell’incendio propagatosi nell’interno della Chiesa il 20 novembre 1890 la chiesa viene restaurata ed affrescata dal 1899 al 1904 da Vincenzo Boniforti (Vigevano 1866-1904), che utilizzava come modelli per le sue opere le persone del paese, scegliendole tra le più caratteristiche.
Nella Chiesa sono conservate opere pregevoli: un trittico stemprato su legno di Gandolfino da Roreto, una terracotta di Francesco Filiberti. Un Crocefisso del 1500 in stile Genovese. Il pulpito é opera pregevole del 1600.