martedì 27 dicembre 2011

Piccolo report del Solstiizio d'Inverno 2011.

Anche quest'anno per il Solstizio d'Inverno ci siamo recati alle torri di Sant'Alosio a "celebrare" il solstizio. Per chi non conoscesse il luogo si trova sulla sommità della collina che sta sopra a Castellania (il paese natale di Fausto Coppi) in frazione Sant'Alosio. Il luogo è molto panoramico, nelle giornate terse si possono vedere tutti gli Appennini del nord, le alpi marittime, il monte rosa fino a centinaia di chilometri. Il luogo è particolarmente suggestivo per le due torri medioevali di pietra e per le meno conosciute rocce sulle quali si trovano alcune incisioni a coppella.
Il luogo ha sicuramente un fascino particolare e una sua magia propria.
Quest'anno abbiamo scelto il 18 dicembre, ossia la domenica più vicina al solstizio per problemi derivati da impegni lavorativi dei partecipanti.
Le nostre "celebrazioni" sono state semplicemente una passeggiata su i colli etra il boschetto di querce e castagni antichi da Castellania alle torri per poi attendere il tramonto del sole facendo un piccolo fuoco con le foglie di quercia. Poi abbiamo suonato un pò un tamburello e un flauto per salutare il sole. Soprattutto però ci siamo goduti un momento "magico" e naturale così vicino alle nostre inquinate città e che ormai sempre solo fantasia per la maggior parte delle persone.


Qualche altra foto scattata da Cristina Urban:


lunedì 12 dicembre 2011

giovedì 8 dicembre 2011

Menhir di cavaglià (2)

Aggiornato la pagina dedicata ai Menhir di Cavaglià (Biella) che potete andare a rivedere qui:

Finalmente, infatti, ho trovato online delle foto dei menhir nelle loro posizioni originali fino agli anni '70, prima che molti di essi venissero rimossi e danneggiati. Le foto sono di proprietà di Marco Roggero e le potete vedere seguendo il link qui sotto:

domenica 4 dicembre 2011

Alberi monumentali in Piemonte.



Ho trovato un PDF scaricabile online dedicato agli alberi monumentali del Piemonte.
Questo è il il link:

Chi desideri segnalare un albero che risponda alle caratteristiche precedentemente indicate o che
comunque ritenga di significativo interesse, può contribuire al censimento promosso dalla Regione
Piemonte, compilando e inviando l’apposita scheda disponibile nei comuni, e teoricamente online.
Io ho trovato soltanto questa scansione:

giovedì 1 dicembre 2011

Introduzione al ciclismo enigmatico.

Il ciclismo enigmatico è un movimento filosofico spirituale, strettamente legato all'utilizzo della bicicletta come veicolo di ascesi ad una nuova vita. Questo movimento è nato nei primi anni del terzo millenio in Europa anche se si può dire che sia un movimento cosmico. La bicicletta fino ad oggi è stata vista come un mezzo di locomozione sportivo oppure un modo utile a migliorare la vita nelle città, un mezzo non inquinante e comunque come un qualche cosa di sociale e a volte politico. Eppure sappiamo tutti che la bici ha sempre avuto una stretta relazione con il lato spirituale e trascendentale di artisti e personaggi nella storia degli ultimi 2 secoli. Conosciamo tutti l'episodio del "Giorno della bicicletta", quando Hofman dopo aver sperimentato per la prima volta il suo LSD, tornò a casa, scortato da un suo aiutante, su di una bicicletta. Uno dei più grandi sciamani della nostra epoca, un nuovo rituale. Tutti quelli che utilizzano la bicicletta, e che hanno raggiunto un livello di illuminazione sufficiente (non c'è da preoccuparsi, la maggiorparte della gente lo ha raggiunto, non è un livello molto alto!) sanno che si tratta di un'esperienza particolare. Anche solo usarla per andare a fare la spesa, una volta sulle 2 ruote si entra in uno speciale stato di coscienza.

Eppure, se la guardiamo superficialmente la bici è solo di un mezzo di trasporto, un telaio con due ruote e qualche accessorio. Si, questo è un modo molto superficiale di vedere la bicicletta.

Come prima cosa, sappiamo tutti che questo veicolo, a differenza delle auto o degli altri mezzi motorizzati, è completamente libera da motori e quindi non necessita di nessun carburante, non rilasciando nessuna sostanza inquinante. Non raggiunge (almeno se non parliamo di velocisti professionisti) velocità altissime, e quindi di per se stessa è molto poco pericolosa per chi la guida, sia per chi dovesse entrare in collisione. Siano essi animali selvatici o umani. La bici può percorrere anche strade non asfaltate ma sentieri e avere un impatto ambientale molto basso. La bici è quindi un manufatto che ci aiuta molto e che si inserisce molto bene nel contesto cosmico naturale. Questa è la base di tutto, non si potrebbe parlare di mezzo adatto a raggiungere un più alto livello di conoscienza se stessimo parlando di una bomba atomica o di un'automobile per esempio. Però è solo la base. Infatti la bicicletta è molto di più.

Esercizio primo: Prendete la vostra bicicletta, uscite e cercate una strada poco trafficata o meglio ancora un sentiero fuori dalle aree urbanizzate. Pedalate, cercando di dimenticare tutti i vistri problemi, vedrete che la bicicletta vi aiuterà in questo. Trovate il ritmo giusto, quello che fa per voi: un ritmo moderato, senza fatica. Dimenticatevi di tutto e pedalate fino a quando ve la sentite poi quando vi sentirete soddisfatti tornate a casa. IMPORTANTE: questo primo viaggio non deve avere una metà finale o una lunghezza prefissata! 

mercoledì 30 novembre 2011

Cosa intendiamo noi per PAGANESIMO oggi?

Questo era un testo introduttivo scritto da un amico per il sito del gruppo "Paganesimo Cisalpino Contemporaneo". Potete trovare il gruppo Facebook qui. Per i soliti motivi il sito non è andato avanti, anche perché ognuno ha la sua propria spiritualità e non si vuole avere niente a che fare con religioni organizzate o cose del genere. Tuttavia condividendone le idee ho deciso di riproporre questo testo sul mio blog e di continuare a supportare questa idea anche in futuro.


A chi si rivolge questo sito? A tutti quell iche sono interessati agli argomenti trattati in queste pagine prima di tutto. Che siano l'ecologia o la spiritualità naturale e chissà cos'altro. Tutta via questo sito parla di paganesimo, senza però rifarsiu a nessuna corrente particolare. Certo rispecchia le idee del sottoscritto che ora andrò ad illustrare nel modo più veloce possibile, ma in esso non troverete nessun dogma o regola divina da seguire.

1) Non ho mai amato le etichette, usiamo "paganesimo" perchè è il termine più semplice per definire un certo tipo di spiritualità che in occidente è praticamente stato cancellato dal monoteismo e dall'antropocentrismo.

2) Il termine pagano deriva dal latino Pagus, cioè da villaggio e si riferisce quindi agli abitanti dei villaggi, era un termine dispregiativo che indicava le persone rozze. Al contrario di quanto si pensi il termine era già in uso prima dell'avvento del cristianesimo e già per i credenti della religione classica indicava quindi tutte quelle usanze religiose in uso nelle campagne, prcedenti al paganesimo classico, come adorazione degli alberi, delle fonti e delle montagne, culti orgiastici, sciamanismo, stregoneria, ecc... Questo tipo ti reogiosità popolare sopravvisse fino a pochi secoli fa in alcune zone dell'Europa, e in alcuni casi sopravvive ancora oggi sottoforma di strani riti rurali, usanze, folklore.

2) La principale caratteristica del monoteismo è il porre l'uomo al centro dell'universo e considerare tutte le altre creature e l'ambiente in generale al servizio di esso. Anche la scienza, partendo da basi cristiane ha proseguito su questa strada, servendosi della natura e della vita su questo pianeta come in un supermercato e portandoci insieme ai grandi monoteismi al collasso planetario. Noi ci poniamo in netta antitesi con questa visione del mondo. In oltre non siamo una vera e proprio religione, preferiamo parlare di spiritualità. Non abbiamo una teologia o testi sacri scritti da uomini che si credevano dei o cose del genere. Non celebriamo messe o riti particolari, i nostri più alti rituali possono essere semplicemente una camminata in un bosco, un'escursione su una montagna a noi cari, un'offerta ad una albero, scrivere o dipingere, oppure soltanto un pensiero dedicato ad un gatto.

3) Per finire, non abbiamo delle divinità definite, siamo aperti a qualsiasi divinità, ma nessuna è veramente al di sopra delle altre. Forse non è nemmeno giusta la definizione di divinità: spiriti sarebbe meglio. Lo spirito di una quercia per esempio, o di un fiore, non sono meno importanti di quello del Sole. Ma la setssa cosa si potrebbe dire dello spirito di un luogo, di un sentiero o di un ruscello. Non amiamo le cose sfarzose. L'edificazione di una grande tempio è una glorificazione dell'uomo stesso. La natura ha già i suoi templi e sono le foreste, le montagne o mille altri posti. Consideriamo allo stesso modo i sacrfici, specialmente quelli cruenti: un modo antropocentrico meschino e crudele per cercare di entrare nelle simpatie degli dei che certo non risponderanno. Molto meglio una piccola offerta di cuore.

4) Per ultimo, ci sentiamo più vicini a correnti quali lo sciamanismo, il druidismo o la stregoneria che alle grandi religioni del passato. Tuttavia non amiamo definirci perchè la via di ognuno è diversa da quella degli altri ed è strettamente personale. Purtroppo di queste vie spirituali è rimasto poco, quello che si può trovare sui libri, è stato scritto per lo più in epoca contemporanea da scrittori che hanno cercato di ricreare la religione di un tempo. Pur leggendo e rifacendosi a molti di questi libri giudichiamo molto utile guardare a culture contemporanee che non sono state intaccate dai monoteismi, quali l'Induismo o lo Shintoismo. In oltre l'essere pagano per noi è totalmente compatibile con l'essere credente di un'altra di queste religioni o con il seguire filosofie quali il buddismo, che possono solo arricchirci.

5) Come ultima cosa, la più importante. Non dimentichiamoci dell'epoca in cui viviamo e del contesto in cui viviamo. Non possiamo dimenticare in totale 2000 anni di storia che in alcuni casi hanno anche significato un reale progresso. In oltre il nostro credo non fa assolutamente distinzione per quanto riguarda sesso o preferenze sessuali, razza o specie. Unico consiglio: se riuscite, siate vegetariani!

(Testo a cura di PAGANESIMO CISALPINO CONTEMPORANEO)

domenica 28 agosto 2011

Il Menhir di Varazze (Cian de Munega)

In occasione di una gita a Varazze con amici, ho deciso di andare a visitare il famoso menhir che si trova in questa cittadina ligure. Il menhir si trova sopra l'abitato, a pochi metri dall'autostrada. Sono rimasto colpito perchè è uno dei pochi monumenti di questo genere in queste zone che venga segnalato da cartelli appositi.
Io ero sulla spiaggi o meglio, sugli scogli di Piani d'Invrea che è uno dei più bei posti al mare della zona secondo me, per trovare la pietra ho dovuto risalire le stradine tra le ville e i bellissimi alberi, perdendomi in proprietà private più volte e percorrendo la pericolosa statale a piedi. In realtà se andate in macchina a Finale il menhir è molto facile da raggiungere: Usciti dall'autostrada girate a destra e percorrete per pochissimo la statale. Poi trovate l'indicazione marrone per il menhir e svoltate a destra percorrendo una strada che arriva su un piccolo cavalcavia. Purtroppo la zona in cui si trova il menhir non è bellissima: camion abbandonati e rottami. In questo punto il menhir non è assolutamente segnalato. Appena passato il cavalcavia sull'autostrada svoltate a destra e li, a pochi metri sulla destra vedete delle scale in cemento armato in totale stato di abbandono. Salendole vi trovate su in picco di su lquale si trova la pietra sacra.



English page for this stone on TMA (by Ligurian Tommy Leggy)
http://www.themodernantiquarian.com/site/11313/cian_da_munega.html

sabato 13 agosto 2011

REBALA - cimitero preistorico in Estonia.

Durante il mio recernte viaggio in Estonia ho potuto visitare il sito preistorico di Rebala, a pochi KM a est di Tallinn, la magnifica capitale. Il sito è composto da varie tombe circolari che sono quello che resta di tumuli funerari risalenti all'età del bronzo.

Il sito venne scoperto durante il periodo dell'occupazione sovietica. I russi stavano costruendo un'autostrada, che oggi passa a pochi metri dal sito, quando venne scoperto il sito. Questi non erano interessati a cambiare il percorso dell'autostrada o conservare il sito archeologico quindi dissero agli estoni che se volevano conservarlo dovevano spostarlo da un'altra parte. Le pietre vennero accuratamente catalogate e spostate di qualche decina di metri. Il materiale funerario trovato è ora conservato all'interno del museo che si trova nello stesso posto, ma che purtroppo era chiuso.

Se dovesse capitarvi di visitare questo bellissimo paese nordico, vi consiglio di fare un salto in questo sito. Tornando lungo l'autostrada verso Tallin, sulla destra, poco prima di entrare in città è possibile anche vedere una masso erratico usato come pietra della fertilità in tempi non troppo remoti. Gli estoni infatti vennero cristianizzati con le crociate nel nord Europa sono nel tardo medioevo. Questo paese è anche ricchissimo di incredibili foreste e magnifici alberi che coprono chilometri e chilometri quadrati.

giovedì 21 luglio 2011

La Quercia di Novi.

Evidentemente la zona di Novi è una zona di grandi querce (Vedi la quercia di Tassarolo). La settimana scorsa in libreria ho trovato questo nuovo fantastico libro di Tiziano Fratus: "Le bocche di legno" guida arborea del Piemonte (edizioni Marco Valerio). Leggendolo, tra i vari alberi che conoscevo e tra i moltissimi di cui non avevo notizia, mi sono imbattuto in questa quercia proprio a pochi metri dalla statale Novi-Serravalle, su cui passo così spesso. La più grande quercia del Piemonte a due passi e io non lo sapevo! Vergogna! Oggi dovevo proprio passare di li e visto che pensavo di tornare presto mi sono portato macchina fotografica e libro per le indicazioni.



Per visitare la quercia arrivando da Novi ligure seguite per Serravalle sulla strada che porta all'Outlet. Prima della prima delle due rotonde, sulla destra c'è una piccila stradina che indica Cascina Perpetua. La seguite per poche centinaia di metri fino ad arrivare ad un'altra stradina. Girate a destra e vi fermate in uno slargo di fronte ad un grande cancello a pochi metri dal bivio. La vedrete sulla destra in mezzo a un prato. La quercia dovrebbe avere circa 400 anni e sembra proprio essere la più grande del Piemonte. E' bellissima! I rami si allargano a pochi metri dal suolo formando forme incredibili. Un vero e proprio monumento naturale, un essere sacro delle nostre terre!


Per una descrizione più accurata e altre foto seguite il link alla pagina di Tiziano Fratus: http://homoradix.wordpress.com/2011/01/14/400-anni-per-la-quercia-di-novi-ligure/

Foto aggiornamento autunnale:


giovedì 14 luglio 2011

Arte megalitica, simboli megalitici.

Un post leggermente polemico su di un argomento che mi interessa molto e che mi ha profondamente influenzato fin da piccolo. Spero perdonerete errori grammaticali vari, causati dalla fretta. Temi come questo sono molto affascinanti e complicati, infatti vanno a finire in epoche troppo remote in cui è difficile fare qualsiasi supposizione e nel subconscio nostro e degli autori di questa arte antichissima. Anche se è molto difficile trovare qualcosa al riguardo, specialmente se stiamo cercando qualcosa di serio, sono stati scritti molti libri e saggi spesso ormai introvabili. Negli ultimi decenni infatti l'interesse per i periodi più antichi e per i lati più incomprensibili della storia mi sembra sia un pò calato. Gli studi accademici si occupano molto di rado di questi argomenti, e alcuni studiosi cercano addirittura di nasconderli per il fatto che non riescono a dare una spiegazione e quindi sono causa di imbarazzo. D'altronde l'ambiente accademico è sempre stato un ambiente reazionario e a parte alcuni periodi, ad esempio durante la rivoluzione psichedelica degli anni '70 è difficile trovare ricercatori che abbiano voglia di esplorare nuove teorie. In Italia, ancora una volta, questo carattere è accentuato. Bisogna anche dire che non è solo per il carattere reazionario tipico di questo paese e il carattere romano-centrico della nostra "cultura nazionale", ma anche per le condizioni in cui i ricercatori devono lavorare, mancanza di fondi e nepotismo aggravano ogni giorno la situazione. Lasciando stare noiose polemiche mi preme scrivere di quello che è secondo me il problema numero uno per quanto riguarda lo studio dell'arte antica e di conseguenza della storia antica. Quando ad occuparsi di questi studi sono gli antropologi infatti siamo firtunati, o almeno sappiamo che gli incompetenti sono presenti ovunque, ma... molte volte gli studiosi sono storici, tecnici. Gente che non va oltre alla datazione al carbonio o al tipo di resti animali per individuare il cibo di un popolo. Questi studiosi quindi non prendono in considerazioni il lato spirituale, trascendentale e soprattutto puramente artistico di un manufatto. Diciamo che è molto simile a quello che succede con i critici d'arte. I critici d'arte cercano di trovare fantasiosi motivazioni e significati nelle opere degli artisti, sbagliando nella maggior parte dei casi, visto che loro cercano solo di portarsi a casa uno stipendio e che non sono loro stessi artisti. La stessa cosa succede con l'archeologia antica. Ho letto di studiosi che davano alle raffigurazioni astratte motivazioni utilitaristiche, alle spirali il significato di serpenti e a coppelle ed anelli il significato di occhi. Per carità sono ipotesi e tutto è possibile, il fatto che uno studioso dovrebbe come prima cosa pensare a chi tracciò queste raffigurazioni, e cercare il più possibile di entrare nel suo ambiente e nella sua testa. In effetti mi chiedo perchè dovrei prendermela tanto... è perchè come dicevo all'inizio ci tengo molto a questo argomento. E anche perchè è a causa di questa situazione per cui moltissimi siti sono andati distrutti o dimenticati. E poi si tratta disinformazione sulle nostre origini e sulla nostra storia. Ora mi concentrerò su due punti.

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Incisioni all'interno del dolmen del tumulo dell'isola di Gavrinis in Francia.

Lo studioso che si dedica a questo tipo di ricerca come dicevo, dovrebbe tenere presente diverse cose:
Questo tipo di arte si trova di solito all'interno di monumenti funerari, su steli funerarie o in siti cultuali come ad esempio altari sacri. Nella maggior parte dei casi questo collegamento è inconfutabile. Altre volte mancano prove chiare, ma ho letto teorie che per cercare di avere maggiore credibilità agli occhi dei seri accademici risultavano ancora più fantasiose di quelle che si rifanno ai dischi volanti. Perchè uno dovrebbe andare a incidere rocce a 2000 metri di altitudine su speroni rocciosi a strapiombo con vista sconfinata? A me pare così ovvio che un sito del genere non possa avere nessuna funzione utilitaristica! E' certo legata alla magia, alla forza che luoghi del genere trasmettevano ai nostri antenati.
Bisognerebbe anche sempre non dimenticare che nelle società primitive ogni cosa aveva un significato magico e legato al divino. Del resto non bisogna andare così lontano nel tempo, basti pensare al medioevo o ale usanze che si possono ancora oggi osservare in alcune comunità rurali nel bel mezzo dell'Europa. L'animismo e lo sciamanismo erano un tipo di religiosità praticato ovunque, per lo meno in territorio euroasiatico, questo si può ancora vedere in alcuni remoti villaggi sparsi per il continente. Bene, se non ci bastano i reperti di cui disponiamo, basta andare a vedere alcune di queste comunità per convincerci. Rituali che a noi sembrano incomprensibili fanno parte di ogni momento della vita comune di queste genti. Ogni famiglia possiede un piccolo altare ona parte di terreno sacro e pratica rituali. Ogni piccolo villaggio ha il proprio sciamano. La maggior parte dei manufatti artistici e delle decorazioni non ha un utilità fine a se stessa. A questo punto bisogna pensare a che cosa è uno sciamano: è un tramite con gli spiriti, con le divinità e con l'universo. Con le forze che noi non riusciamo a capire. Lo sciamano usa un tamburo, un canto ripetitivo e molte volte delle figure per entrare in trance. Io credo che chiunque si occupi di antropologia e di arte vedendo "decorazioni" come quelle di Gavrinis o di Newgrange, capisca subito che ci troviamo di fronte a qualche cosa del genere, arte psichedelica.


Il masso posto all'entrata del tumulo di New Grange in Irlanda.

Le arti figurative, la musica, la danza, le arti in generale comunque sono state fin dall'alba della storia dell'uomo discipline magiche. E nell'artista in età moderna sopravvivono alcuni dei caratteri tipici dello sciamano antico. L'arte astratta è ricomparsa nei primi del '900 dopo che per millenni era stata, almeno in occidente, relegata ad arte decorativa popolare. Malevich si rifaceva alle uova che le donne delle campagne ucraine decoravano per le festività, Klee guardava i tessuti e le maschere degli stregoni africani. Gli studiosi di arte preistorica dovrebbero essere un pò più competenti al riguardo, oppure evitare accuratamente di fare ipotesi al riguardo. Nessuno si chiede perchè ci piacciano le texture astratte che adornano costosi vestiti, ci piacciono e basta. Oppure perchè artisti abbiano passato la loro vita a disegnare figure geometriche o campiture di colore? E' un bisogno innato nell'uomo. Un estetica fine a se stessa con significati spirituali che si perdono nel nostro subconscio. Malevich diede al suo quadrato nero la posizione che nelle case russe dell'epoca aveva l'icona di Gesù. Basta pensare alla svastica, simbolo solare astratto universale, che fin dalle origini della civiltà si trova ovunque e che fece trionfale ritorno durante la più grande tragedia del XX secolo. E' ovvio che spirali e composizioni di linee e figure geometriche varie siano state fatte da artisti dell'epoca guidati dalla loro ispirazione per trasportare le gente dell'epoca in altri livelli di realtà. Questi artisti furono così bravi e così universali che il loro lavoro funziona ancora oggi, affascinandoci e colpendoci direttamente all'interno del nostro subconscio.


Le spirali ai piedi del Roccia Melone, Val Susa in Piemonte.

(in questo testo non ho parlato delle pietre coppellate, di canaletti e di altri tipi di incisioni che essendo tra i miei interessi più grandi mi avrebbero impegnato per giorni. Proseguirò in un futuro molto prossimo spero!)

testo di Guido 108

lunedì 20 giugno 2011

SOLSTIZIO D'ESTATE sul Monte Tobbio


Gita sulla cima del Monte Tobbio, istallazione di un tempietto dedicato a Belus, e visita alla roccia incisa.EVENTO SU FACEBOOK, lascia un messaggio se vuoi partecipare.
Aggiornamento: l'altarino è stato restaurato!

martedì 7 giugno 2011

Feticismo sfrenato: cestini per le biciclette.

Tra i miei feticismi più insensati e incomprensibili c'è quello dei cestini da bicicletta. DI qualsiasi tipo, meglio se moostruosi!!! Eccone tre fotografati oggi davanti all'Esselunga di Alessandria:

1) Doppio DIY e veramente hardcore!

2) Varietà e posteriore di classe!

3) Doppio classico.

4) ...poi nel mio cortile:

5) ...e in centro, una certa eleganza!

domenica 29 maggio 2011

Ferrovie abbandonate (miniere, montagna, ecc..)

Piccola parentesi per quanto riguarda l'archeologia industriale, più moderna, altrettanto dimenticata.
In montagna si possono trovare affascinati posti in cui tra gli laberi spuntano binari arrugginiti e cose così.
QUi alcuni luoghi.

> Rifugio Albani dal Pian Vione
>
http://www.ferrovieabbandonate.it

Prossimamente vedrò visitare le miniere di brosso

Megaliti in Val d'Aosta

Da anni cerco di fare un giro al sito archeologico di Aosta, ma ancora niente.
Per ora mi limito a linkare questi siti:

http://www.antiqui.it/archeoastronomia/aosta.htm


http://digilander.libero.it/archeoastronomia/astronom2.htm



domenica 24 aprile 2011

PASQUA, equinozio di primavera, uova e conigli. Origini di una festa pagana.

Ancora una volta vorremmo spendere 2 parole su una festa così popolare, una festa "cristiana": vorremmo premettere che siamo per la più totale libertà di pensiero e che quindi ognuno può credere a quello che vuole, soprattutto a livello spirituale e religioso. Ci colpisce che ogni volta che approfondiamo le origini di qualche festività del calendario "cristiano" scopriamo subito che queste feste di cristiano hanno davvero poco. Basta sollevare il velo si scopre che, specialmente nei paesi cattolici e ortodossi le festività restano quelle pagane legate alle stagioni e alla circolarità dell'anno. Bisogna essere chiari, esistono due modi di vedere le cose: una ufficiale, per la quale si considera il cristianesimo come una delle grandi religioni monoteistiche di origini giudaiche cercando di ignorare il fatto che siamo europei e non mediorientali. L'altra più profonda, antropologica che studia i simboli, la religiosità popolare, e confronta tutto questo con le culture europee precristiane di cui siamo diretti discendenti.


Uova di Pasqua decorate in Polonia. Trisceli, spirali e altri motivi simbolici, della croce non c'è nessuna traccia.

I SIMBOLI DELLA PASQUA: UOVO E CONIGLIO.
Come per molti simboli, per le grandi pietre, ed altri elementi arcaici troppo profondamente radicati nella cultura europea non è stato possibile eliminarli e quindi c'è stata un'appropriazione. Personalmente fin da quando ero piccolo pensando alla pasqua pensavo prima di tutto alle uova di pasqua e ai conigli. Ancora oggi entrando in uno dei tanti templi del capitalismo (in effetti bisogna essere onesti: la religione dominante oggi non è il cristianesimo ma il vuoto capitalismo) ovvero un centro commerciale, veniamo sommersi dalle uova di cioccolato, e dai coniglietti di varie fogge. Ma da dove arrivano questi simboli? Ve lo siete mai chiesti? Cosa hanno a che fare con il messia morto in croce proprio in questi giorni? Poco in effetti.

Questo era un periodo legato alla fertilità (il solstizio di primavera non è troppo lontano), alla natura che ha riacquistato tutta la sua forza e che si manifesta in ogni luogo. L'UOVO è un simbolo di fertilità: della vita che ricomincia: decorare le uova era usanza precristiana, tipica in anche Egitto, in Grecia e poi nell'Europa di sempre. Pensate alle uova decorate per il pranzo di pasqua, in Russia ancora oggi in qualsiasi supermercato si possono trovare set per decorarle. Da noi ormai da decenni è un passatempo lasciato ai bambini mentre noi le uova le compriamo di cioccolato incartate in bellissime confezioni scintillanti.

Il CONIGLIO (o la lepre) è un altro simbolo di fertilità specialmente in ambito celtico, e strettamente europeo del periodo primaverile. Il coniglio e la lepre sono infatti gli animali più fertili. Questo simbolo ha poco di cristiano a livello di dogma ufficiale, anzi veniva questo animale veniva considerato dalla chiesa in modo negativo, un simbolo di lussuria. Di quello che pensava Gesù non possiamo sapere molto, visto che tutto ci è stato tramandato tramite infiniti passaggi.

L'etimologia: PASQUA.
Il nome che usiamo (in Italiano, in francese e in spagnolo on in svedese per esempio) per questa festività deriva dall'ebraico PESACH, che vuol dire passaggio. Si parla di sangue, di agnelli, angeli sterminatori. Se però andiamo in altri paesi europei, vediamo che il nome di questa festa è derivato direttamente dalla festa pagana: OSTERN in tedesco, EASTER in inglese. Il vecchio nome per la festività legata al solstizio di Primavera era infatti OSTARA nelle lingue germaniche. Non crediamo ci sia nient'altro da aggiungere su questo punto. Se vogliamo andare in ambito più mediorientale è facile fare un collegamento ad ISHTAR dea mesopotamica dell'amore e della guerra, derivata dalla sumera Inanna ed equivalente alla greca Afrodite.

LA DATA: la festa della Pasqua cristiana è variabile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva alla prima luna piena (il plenilunio) successiva all'equinozio di primavera (21 marzo). Luna piena, plenilunio? Non credo che nessun cristiano si farebbe alcun problema a vedere questi collegamenti, non saprei cosa potrebbe dire qualche dotto esponente del clero i cui avi per evidenze del genere bruciavano la povera gente sul rogo!

Ultime note:

Una cosa ci preme sottolineare: all'inizio del post, abbiamo detto che io sono per la libertà di pensiero. Ma per esempio perchè su Wikipedia, nella pagina dedicata alla Pasqua, non c'è nessun riferimento a quelle che sono le origini della festività? Vorrei riportare due cose che sottolineano la malafede e la disinformazione: 1) "Data d'istituzione: sconosciuta". 2) Sulle uova: "A Pasqua c'è l'abitudine di regalare uova di cioccolata. In realtà quest'abitudine è nata con il tempo, ma all'inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, il cui significato è che la vita re-inizia". Del perchè e del per come non vi è alcuna traccia.

Una tipica usanza pasquale è quella di uccidere e mangiare gli agnelli. E' un'usanza legata sia alla vita pastorale, sia ad usanze pagane mediorientali sacrificali che vennero bandite sia nel cristianesimo, sia nell'ebraismo e che purtroppo sopravvivono nell'Islam. Ora se Gesù si schierò decisamente contro queste usanze barbariche, perchè noi ogni anno continuiamo a sacrificare milioni di agnelli?

Testo a cura del Gruppo Druidico di Alessandria (LINK)

venerdì 28 gennaio 2011

SALVIAMO GLI ALBERI DI LIGNANO!

Un progetto delirante sta minaccinado il lungo mare di Lignano Sabbiadoro. Una zona in cui la cementificazione ha già fatto disastri e mietuto vittime (gli storici platani del viale centrale, pochi anni fa) si vuole ora rifare tutta la parte vicina alla spiaggia. Un lungo mare pieno di bellissimi e storici PINI MARITTIMI che verrebbero sacrificati per nuove aree di parcheggio e altre bellezze di questo tipo. Magari sostituendoli con i soliti alberelli striminziti che non crescono mai e soprattutto non disturbano l'estetica sterile delle "nuove bellezze architettoniche".

Si può scaricare il modulo e firmare qui:
http://www.mylignano.it/lungomareditutti/default.htm


Ecco i magnifici pini del lungo mare! Il progetto vorrebbe la loro morte.

mercoledì 19 gennaio 2011

Bellissimo blog.

Bellissimo Blog con foto di alberi, megaliti e posto magici. In inglese.

http://beneaththewater.blogspot.com

Menhirs, dolmen, and circles of stone: the folklore and magic of sacred stone


Menhirs, dolmen, and circles of stone: the folklore and magic of sacred stone

Siti megalitici in INDIA.

Tempo fa leggevo su un libro che parla d'altro, ma interessantissimo (Shiva e Dioniso di Danielou) che l'autore diceva che nessuno dovrebbe parlare e fare ipotesi sui megaliti senza essersi documentato anche sul megalitismo in India. L'autore dice che ci sono testi antichi originali in cui si parla appunto di menhir e incisioni rupestri. Non mi sono ancora documentato bene e ho trovato solo siti internet. Segnalo questo:


Megaliths in Bhainpur, India


Fantastico sito in cui sono presenti vari menhir e pietre coppellate. Linko una foto!

martedì 11 gennaio 2011

Mi serve una bici per andare al lavoro, per fare la spesa, per andare al pub, per andare al sabba... che bici prendo???

Mi serve una bici per andare al lavoro, per fare la spesa, per andare a scuola, per andare al pub, per andare al sabba, per fare un giro divertente, per fare un giro psichedelico, per migliorare il mio karma o per simili utilizzi di tutti i giorni... che bici prendo???


La mia bici: manubrio altissimo, parafanghi d'acciaio, portapacchi grande, telaio MTB da 2 tonnellate. Cos'altro volere per sopravvivere ogni giorno?

Direi che ci sono infinite possibilità: la bici mi rispecchia, in tutti i sensi. La bici è come un vestito. Quindi voglio un vestito comodo? Robusto? Fighissimo? Sportivo? Ecco io farei un ragionamento di questo tipo.
Come avrete capito qui non parliamo di bici da gara, che siano mountain bike o da corsa, non bici per un uso agonistico. Allora se io mi sento un vero sportivo o non riesco a resistere all'estetica di una bici da corsa scintillante, potrei anche pensare di usarne una per spostarmi tutti i giorni. Bisogna ricordarsi però che magari costerà molto e non sarà adatta a strade di città o stradine di campagna sarà facilissimo rubarla o smontarla per rubarne dei pezzi e anche rovinarla. Capito cosa voglio dire? Magari potete anche averne diverse bici, se siete dei veri pazzi come me, magari non resisterete a portarne a casa una vecchia trovata abbandonata o comprarne una in offerta al mercatino. In questo caso potete tenerne una per i lunghi tour, una magri solo per vostra soddisfazione personale e una mostruosa per muovervi tutti i giorni.

La mia bici nell'assetto attuale parcheggiata alla coop.


LA MIA BICI IDEALE PER TUTTI I GIORNI: Dopo anni ho trovato la mia bici ideale. E' una bici che uso sempre per la sua comodità cosmica! Nel senso che è comoda come postura, gli ho cambiato e regolato sella e manubrio per questo uso. E' comoda come utilizzo: gli ho montato un grande portapacchi con una cassa di plastica: può contenere una grande spesa, gli ho messo le luci con la dinamo a 2 fili e lampadina alogena che sono robustissime e fanno luce come un motorino utilizzando l'energia delle mie gambe e basta. Essendo una mountain bike di 20 anni fa è robustissima, quindi è comodo perchè la posso lasciare in giro e non si rompe mai. Posso anche caricare gente sulla canna senza che patisca il telaio! E' bruttissima, cioè ha un estetica veramente frik. La sua bellezza sta nella sua infinita antiesteticità, di modo che io possa aggiungere portapacchi, cestini, parafanghi, senza che farmi problemi di estetica, anzi la sua mostruosità ne guadagnera. E' difficile che venga rubata: come dicevo è veramente brutta per essere rivenduta. Anche se la metto a posto costantemente e tutto funziona da idea di un rottame e in più è troppo riconoscibile per rubarla e usarla a caso come certi personaggi fanno!

Prossimamente metterò foto e consigli su come realizzare una bici da guerra come la mia!