martedì 10 gennaio 2012

Museo delle statue stele di Pontremoli.

Dopo più di vent'anni sono riuscito a visitare il museo delle statue stele di Pontremoli in Lunigiana. Quando ero un bambino un collega di mio padre che disegnava molto bene mi inviò una cartolina da questo museo con una foto simile a quella qui sopra e da allora non sono mai più riuscito a togliermele dalla mente. Il museo si trova al castello di Pontremoli nella bellissima zona della Lunigiana, punta della Toscana con una cultura a parte che si incastra tra Liguria ed Emilia. Sulle statue stele (o meglio statue menhir come vengono chiamate nel resto d'europa) voglio scrivere da anni qualcosa di completo e spero di trovarne il tempo. Infatti di questo tipo di monoliti antropomorfi ne sono stati trovati in tutta Europa molto simili. La loro epoca va dal neolitico fino all'età del bronzo.

Una mappa dei ritrovamenti di statue menhir in Europa.

La Lunigiana è uno dei siti più importanti per quanto riguarda i ritrovamenti di questo tipo. I ritrovamenti sono suddivisi in 3 stili diversi: Gruppi A, B e C più qualcuna con caratteristiche incerte di passaggio tra un gruppo e l'altro (vedi sotto).

Il gruppo A è il più antico (quarto/terzo millennio) e il più semplice. Si tratta di menhir con forme umane appena accennate. La testa è divisa dal corpo da una sola linea e i tratti tento ad essere più astratti (la caratteristica faccia ad U). Sono le più simili al resto delle stele europee. Ne esistono di maschili e di femminili.

Il gruppo B è credo il più conosciuto. Quelle di questo tipo hanno la caratteristica testa a mezza luna (mi sono sempre chiesto se questo fosse collegato in qualche modo al nome della colonia romana Luni e poi alla Lunigiana...) e probabilmente risalgono alla fine del terzo e al secondo millennio avanti cristo. La rappresentazione del volto è ancora molto astratta ma a volte si può notare la rappresentazione degli occhi e la differenza tra steli maschili e femminili è leggermente più accentuata: il seno femminile è rappresentato da coppette semisferiche mentre i tratti maschili sono definiti dai classici pugnali triangolari o dalle asce ad "L". Questo gruppo di statue è stato quello più colpito dall'attività iconoclasta: molte di esse sono state trovate spezzate in due, con i seni distrutti o decapitate. Non si sa di preciso quando e come, ma si suppone durante periodi di grandi cambiamenti religiosi come durante la conquista dei romani o durante la cristianizzazione forzate di queste aree.

Il gruppo C è il più recente, risalenti quindi alla fine del secondo, inizio del primo millennio avanto cristo. Le statue sono molto meno "stele" delle precedenti e la rappresentazione dei tratti è molto più accurata. Cosa particolare ci sono solo statue maschili di questo gruppo, e questo potrebbe essere legato ad un cambiamento nelle tradizioni locali (passaggio ad una società patriarcale) dovuto a contatti con le popolazioni mediterranee.

A questo proposito è molto importante segnalare la stele chiamata "Malgrate I" (LINK). La statua stele spezzata nella parte inferiore era una tipica stele femminile del gruppo B databile all'età eneolitica (fra il 3400/3300 e il 2300/2000 a.C.) a cui in seguito sono stati tolti i seni, rilavorato il volto (da quello a "U" ad uno più elaborato) e il collo. Probabilmente il lavoro non era stato finito e ci fa pensare che anche altre stele più antiche potessero essere state rielaborate.
Questa stele potrebbe essere stata oggetto di attività iconoclasta in due diverse epoche: la prima preistorica in cui si cercò di eliminare i tratti femminili (epoca matriarcale o comunque di maggiore parità tra i sessi) e di rinnovamento stilistico, la seconda forse durante la cristianizzazione in cui tutti gli idoli erano oggetto di persecuzione e quindi distrutti.


Al riguardo delle statue stele è interessante notare numerosi dati legati alla cultura preistorica europea. Ad esempio la loro distribuzione sul territorio europeo e le società a loro legate, collegamenti tra epoca celtica ed epoca precedente... su di questo scriverò in un altro post.


Video documentario sulle statue stele della Lunigiana:

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