lunedì 19 febbraio 2024

Il Santuario celto-ligure di Roquepertuse e l'oppida di Entremont.

ROQUEPERTUSE
Abbiamo già parlato del santuario di Roquepertuse in diversi post usciti negli anni, si tratta infatti di uno dei siti archeologici più importanti mai scoperti che abbiano a che fare con la cultura celtica e ligure e presenta dei caratteri davvero notevoli. E' infatti impossibile analizzarlo in poche righe su questo blog, ma come sempre questi post servono ad accendere la curiosità per luoghi e storie troppo poco conosciuti. Questo sito legato all'oppida di Entremont che vedremo più sotto e si trova a Nord di Marsiglia non lontano da Aix en Provence. Entrambi i luoghi vennero abitati dalla tribù del Salluvi.


L'area archeologica venne scoperta nel 1860 e durante gli scavi all'inizio del '900 effettuati da Henri de Gérin-Ricard vennero alla luce i resti di quello che doveva essere una zona sacra di grande importanza, una vera e propria acropoli che si sviluppava su di un altipiano di circa mezzo ettaro ma che, si capì subito, non aveva caratteri greco-romani; dalla terra emersero infatti i resti di alcune statue, due delle quali erano in posizione eretta con le gambe incrociate ed erano incredibilmente simili alle rappresentazioni scultoree del Buddha in estremo oriente. Gli scavi che durarono dal 1917 al 1927 permisero di riconoscere in questo luogo un importante centro di culto legato alla tribù ligure dei Salluvi. Il santuario era costituito da un'area pavimentata in pietra (50x22 metri), una scala costituita da grandi lastre e dei terrazzamenti ma probabilmente questa era soltanto una parte del complesso originario. 


Sulla piattaforma principale poi si trovava un portico o un portale, le cui colonne in pietra avevano delle nicchie in cui, con ogni probabilità, si trovavano delle teste umane. Questo sito infatti era indubbiamente legato al culto celtico della testa. Oltre alle due statue in posizione assisa vennero alla luce anche la statua di un uccello (probabilmente un rapace) e una scultura con due teste con la fronte opposta nel classico stile gallico.


L'importanza di questo sito quindi è dovuta sia al fatto che si tratti di una delle più grandi aree sacre scoperte legate alla cultura ligure e celtica, sia perché ci fornisce una prova del "culto delle teste" che le fonti greche e latine attribuiscono alle popolazioni galliche. In oltre le due statue, conosciute come "guerrieri" in posizione assisa o "del loto" sono un altro tassello nella comprensione delle caratteristiche della religione di questi popoli. Seduto in questo modo veniva infatti rappresentato Cernunnos (il dio dalle corna di cervo LINK), venivano sepolti i morti sempre in ambito gallico e ovviamente apre molte domande sui rapporti tra Europa antica e Oriente nell'antichità che abbiamo provato ad elencare in questo lunghissimo post (LINK).


Gli scavi e gli studi più recenti hanno hanno aggiornato e arricchito la storia di questo luogo sacro: la frequentazione risale almeno al V secolo avanti cristo, le decine di stele ritrovate dovrebbero risalire alla fine dell'età del bronzo e all'inizio di quella del ferro. Le statue assise risultano più antiche, i vestiti sono stati datati al 4-500 a.c. potrebbero non essere soltanto armature, infatti presentano decorazioni benauguranti (swastika) ed emanavano un senso di pace: esagerando potremmo fare un confronto con samurai del Giappone che erano allo stesso tempo guerrieri e monaci Zen. Il termine guerrieri con cui sono stati chiamati è probabilmente inesatto, ma non possiamo sapere se fossero personaggi religiosi, eroi o altro. 


Probabilmente il centro venne fortificato in seguito ad almeno un attacco durante il III secolo a.c. fino a diventare fortificato e forse a sviluppare un centro abitato intorno. Roquepertuse fu distrutto dai romani nel 124 a.C. e rimase nascosto fino alla metà del 1800. Oggi il sito è visitabile e le statue e parte del portale, sono visitabili al museo archeologico di Marsiglia.

L'OPPIDA DI ENTREMONT
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*Sono una importanza testimonianza di quello che negli ultmi anni gli studi ufficiali stanno dimostrando: i Liguri dell'età del ferro erano celti che occupavano le gallie meridionali e che a causa dei lori contatti con il mondo classico avevano caratteristiche che li differenziava in parte dalle popolazioni più a nord.

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