martedì 13 maggio 2008

Divinità: Cernunnos

Di Andrea

Divinità: Cernunnos.

Oggi inizio a parlare di alcune divinità a cui tengo particolarmente. In generale io sono quasi ateo, ma ho sempre sentito la forza di alcuni elemnti naturali. Di solito non parlo di queste cose, perchè le considero personali (e non è mia intenzione imporle a nessuno) se non quando bevo veramente tanto e magari mi trovo in luoghi particolari. Molti dei miei amici mi considerano pazzo. Mi risulta "strano" quindi parlare di divinità ma lo faccio per due motivi principalmente:

1) Sono appassionato di antropologia, mitologia, storie e quindi sono sempre stato affascinato da questi antichi miti, fina da quando da piccolo sentivo parlare di Ulisse e degli dei greci per esmpio, ma specialmente da quelli più sconosciuti e misteriosi...

2) Molti di questi miti non sono altro che una antropomorfizzazione delle forze naturali, ovvero un modo più semplice per rappresentarle che gli uomini, che fanno fatica a comprendere concetti più "astratti" hanno trovato nei secoli.

Divinità a cui tengo molto è sicuramente il dio CERNUNNOS. Il dio dalle corna di cervo, di cui come per la maggior parte delle divinità antiche europee non classiche, si sa molto poco.


La rappresentazione più antica è probabilmente quella trovata in Val Camonica che risale, sembra, al quarto secolo avanti cristo, mentre la più conosciuta si trova sul famoso calderone di Gundstrup della Danimarca pregermanica e risalente al primo secolo a.c. una zono mai interessata dalla presenza della cultura celtica quindi? Oggi sappiamo infatti che il calderone rituale venne costruito da artigiani in quella che oggi è la bulgaria per via dello stile e dei confronti con manufatti simili, non sappiamo se la manodopera fosse celtica o lo fosse solo la committenza e non sappiamo esattamente dove si trovasse quando venne preso come bottino di guerra dalle tribù germaniche che lo portarono appunto in Danimarca. 


Un'altra rappresentazione è quella del Pilier des nautes ("Pilastro dei barcaioli") a Parigi in cui si legge il nome Cernunnos, rilievo grazie al quale oggi sappiamo come venisse chiamato in ambito gallo-romano. 



Altre rappresentazioni praticamente certe sono invece giunte a noi molto rovinate, ad esempio quella della coppa di Lione, sempre di fattura gallo-romana a cui però manca completamente la testa.



Esistono molte alte rappresentazioni del Dio Cornuto, ma sono in poche quelle di cui siamo sicuri ad esempio quella che si presuppone venga da Cirencester in Inghilterra. Al riguardo bisogna dire che tutte le rappresentazioni di Cernunnos che provengono dal Regno Unito sono incerte.


Altre rappresentazioni vengono da altre parti d'Europa, interessante il fatto che la sua figura (vedi sotto) si confonda spesso non solo con quella di Pan e di Dioniso classici, ma anche con quella dello Shiva indiano (con cui probabilmente condivide un'origine pre-indoeuropea) e addirittura con quella del Buddha per vie più che mai complesse che infatti ritroviamo nel tempio celto-ligure di Roquepertuse vicino a Marsiglia e addiritture in epoche successive su di una nave vichinga.


In Italia oltre alla rappresentazione più antica del mondo trovata in Valcamonica (sopra) troviamo un mascherone celtico (forse del II sec. a.C.) di Vogogna nei pressi di Novara che a volte viene attribuito al Cornuto, ma probabilmente è riferibile a Verkos o Belenos o altra divinità celtica assimilabile ad Apollo (Gambari).


Sempre in Piemonte è documentata la presenza di un rilievo che chiaramente rappresenta Cernunnos (Corna, torques, posizione del braccio) ritrovato in località San Damiano a Villa del Foro (AL) ma di cui unica testimonianza sembra essere un rilievo apparso su una rivista del primo dopo guerra.


Cernunnos era la divinità naturale dei boschi, degli animali e degli istinti primordiali dell'uomo, rappresentato con le corna di cervo di solito con un torques al collo, uno in una mano ed un serpente nell'altra circondato da animali. Era sicuramente adorato dalle popolazioni celtiche delle gallie ma si pensa che il suo culto sia anteriore, il famoso "dio cornuto" indoeuropeo simile a Pan e sicuramente connesso con Dioniso in grecia e con Shiva in India. Da notare la fortissima somiglianza con la rappresentazione di Pashupati "proto-shiva" trovata a Mohenjo Daro in India, civiltà della valle dell'Indo, 2000 a.c. circa, che presenta tantissime similitudini con la cultura celtica e precristiana dell'Europa. (vedi: melusina-e-naga-kanya-e-sheela-na-gig)



Libro interessantissimo che consiglio a questo punto è "Shiva e Dioniso" di  A.Daniélou (Ubaldini Editore, Roma, 1980). Nel periodo Gallo-Romano questa divinità venne poi a volte identificata con il dio Pan (anch'esso legato a dioniso) e poi entrambi identificati durante la cristianizzazione dell'Europa con il Diavolo. Ancora adorato ai tempi della stregoneria durante i sabba in cui si conseravavano ancora elementi pagani e oggi da alcune correnti neo-pagane.

2 commenti:

  1. complimenti per il sito!
    le tematiche trattate sono interessantissime...
    un buon lavoro... hai tutto il mio rispetto.

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