mercoledì 16 dicembre 2009

SOLSTIZIO D'INVERNO, il vero natale.

E' ormai vicinissimo il 21 dicembre, quello che nell'emisfero nord del nostro pianeta è il giorno più corto dell'anno. Una dei momenti più importanti dell'anno fino dall'antichità, anzi specialmente nell'antichità. Oggi ridotto ad un giorno in cui ingozzarsi di carne, dare sfogo ad un consumismo ancora più sfrenato del solito o festeggiare la in modo distante troppo dall'uomo, dalla natura e dalla realtà la nascita di un messia di cui si sa poco o nulla e che se nacque, non nacque sicuramente il 25 dicembre. Io penso sia comunque un giorno importante, lo si può festeggiare scientificamente e astronomicamente perchè è il giorno più corto dell'anno solare dopo di che le giornate ricominciano ad allungarsi. Oppure in modo più spirituale o addirittura magico, io penso che l'importante sia festeggiare in modo che la cosa sia utile a noi stessi e ai nostri amici, soprattutto alla Terra.

Il significato di base di tutta la mitologia e la magia che ancora oggi (con l'albero, le tradizioni religiose, ecc...) pervate questa giornata sono da ricercare in unico punto.  Fino al 21 dicembre il sole si è indebolito, le giornate accorciate e la temperatura si è abbassata sempre più. Nelle zone temperate dell'emisfero Nord l'arrivo dell'inverno ha fatto si che gli alberi si spoglino, le piante annuali muoiano, gran parte degli animali selvatici spariscano in letargo o si riparino nelle loro tane e che sia più facile ammalarsi. Questo insieme di cose un tempo, molto ma molto più di oggi, significava sofferenze e spesso la morte. L'uomo nelle epoche preistoriche e protostoriche era molto più vicino ai cicli naturali e aveva notato osservando per millenni il susseguirsi delle stagioni e il soprattutto il cielo, nei modi più vari e molte volte molto accurati (basti pensare ai nostri megaliti, alle costruzioni egizie e classiche) che da quel giorno in poi il sole avrebbe ripreso la sua forza e le giornate avrebbero ricominciato ad allungarsi. Fino a pochi secoli fa, si potrebbe dire in certi luoghi fino a pochi decenni fa, però tutto era immerso nella magia e nelle credenze più istintive. Quindi, ogni anno, le popolazioni avevano paura che il sole continuasse ad indebolirsi e che l'estate  con i sui frutti e il suo clima mite non tornasse mai più. Da questa cosa tutto è nato.  

Una divinità solare sicuramente legata al soltizio d'inverno (Yule in area germanica) di cui ho già parlato era Belanu o Belenus (ecc...) divinità pre-celtica adorata in tutta Europa.

CONTINUA... (oggi continuo a scrivere)


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