martedì 10 ottobre 2023

Uno "Stregatto" a Rubbiano?

Questo post segue da quello precedente dedicato alla meravigliosa pieve medievale di Rubbiano nell'appennino Modenese: VEDI IL POST: "La pieve romanica di Rubbiano"

Tra le decorazioni romaniche che mi hanno colpito particolarmente durante la visita c'è la faccia di un gatto che si nota sia per lo stile "cartonesco" che per il sorriso beffardo. Di gatti se ne sono visti alcuni nelle chiese romaniche ma questo mi ricorda qualcosa in particolare: lo Stregatto! Questa è una cosa alquanto bizzarra, ma vedendolo mi è venuto in mente che il famoso gatto di Alice nel paese delle meraviglie e che in Italia viene chiamato appunto "Stregatto" è lo Cheshire Cat (Gatto del Cheshire) del racconto in lingua originale. Lewis Carrol prese ispirazione da una figura del folklore della campagna inglese, in particolare dello Cheshire: un gatto invisibile che compare e scompare e che si trovava rappresentato appunto su alcune chiese romaniche e gotiche dei luoghi da lui frequentati in gioventù. Caratteristica evidente di questo felino è il sorriso che mostra tutti i denti, infatti in quei luoghi esite il detto: "sorridere come un gatto del Cheshire" (To grin like a Cheshire cat), quando magari si ride anche alle spalle di qualcuno. Allora metto qui sotto una foto ravvicinata che ho fatto a Rubbiano:


E una dello stregatto nelle illustrazioni originali del libro:


Si tratta proprio di un gatto che sorride con tutti i denti e c'è una grande somiglianza! Fa anche pensare il fatto che per molti versi ci troviamo davanti un tipo di architettura (TAG: ROMANICO)che apparve in Europa molto omogeneamente in un periodo in cui le varie culture precedenti si erano scontrate, incontrate e sovrapposte soprattutto nelle aree rurali: caratteristiche celtiche  (anche l'Emilia ha un passato celto-ligure e celtico), romane e bizantine, germaniche (proprio i Longobardi che fondarono la Pieve a Rubbiano) che confluivano in un cristianesimo dei primi secoli che, soprattutto nelle campagne, aveva incorporato tantissime credenze pagane. Per completezza metto anche alcune figure dello stesso gatto come appare nelle chiese inglesi e che ha ispirato Carroll:




Se devo dire il vero, lo stregatto di Rubbiano sembra ancora più "stregatto" di quelli inglesi. 

Ma esiste qualcosa di simile alla leggenda del gatto dello Cheshire nella zona? Ed esistono altre raffigurazioni simili in Emilia o nell'Italia settentrionale?
Il gatto mammone è una figura del folklore italiano di cui non si conoscono le origini, a volte un gatto enorme, a volte uno strano incrocio tra un gatto e una scimmia, avolte una specie di Babau ed esistono tantissime apparizioni nella letteratura ed un film con il titolo omonimo (del 1975, diretto da Nando Cicero). Questo personaggio però risulta più legato al folklore meridionale (Campania e Sicilia) e quindi una zona che difficilmente può essere legata a questa anche se in tempi più recenti potrebbe essere un nome con il quale negli anni sono stati chiamati diversi personaggi fiabeschi felini in tutta Italia. In effetti si hanno notizie di gatti mammoni che terrorizzavano i bambini di notte a Firenze e che ancora nel 900 spaventavano le mucche nei pascoli veneti. Esiste poi un altro personaggio ancora più bizzarro detto "Gatto Lupesco" il quale racconta, lui stesso in prima persona, le sue avventure in un poemetto di autore ignoto del 1200: il "Detto del Gatto Lupesco". In questo bizzarro testo medievale toscano il narratore è appunto l'enigmatico Gatto che gira il mondo, incontrando cavalieri inglesi che vanno alla ricerca di Re Artù per poi raggiungere un eremita nel deserto in terra santa, evitare fiere feroci e poi tornare a casa.

E qui per forza devo ricopiare qualche verso:

Allora uscìo fuor del cammino
ed intrai in uno sentieri
10 ed incontrai duo cavalieri
de la corte de lo re Artù,
ke mi dissero: “Ki sse’ tu?”
E io rispuosi in salutare:
“Quello k’io sono, ben mi si pare.
15 Io sono uno gatto lupesco,
ke a catuno vo dando un esco,
ki non mi dice veritate.
Però saper vogl[i]o ove andate,
e voglio sapere onde sete
20 e di qual parte venite”.

Per quanto riguarda altri gatti raffigurati nell'arte romanica o medievale o comunque nel folklore di queste zone ho appena iniziato a documentarmi e a cercare per cui non posso ancora scrivere niente di esaustivo, ma sicuramente aggiornerò questo post in futuro.

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