lunedì 21 aprile 2008

Le Antiche Pietre in Piemonte


Le Antiche Pietre in Piemonte (e zone circostanti).

Pietre: Megalitismo, Menhir, Dolmen, Cromlech, incisioni rupestri, Pietre sacre o magiche: sono presenti sul territorio europeo con maggiore frequenza in zone come le isole britanniche e il nord ovest della francia ma anche in Asia, nord Africa e altri luoghi sparsi per il mondo. Pochissimo si sa al riguardo delle "Civiltà Megalitiche", non furono i druidi o i celti come si era pensato... (questo argomento verrà approfondito in altro post)

In alcune zone queste antiche testimonianze di pietra vengono seriamente catalogate e salvaguardate da anni, in altre zone non vengono quasi prese in considerazione e con il passare degli anni vengono distrutte o fatte sparire. Questo è il caso della zona che ci interessa: il Piemonte e le zone limitrofe.

Le radici preistoriche e  protostoriche di questa zona sono strettamente legate con quelle del sud est della francia, della Liguria, parte della Lombardia e della Svizzera attuali, che una volta costituivano un'area abbastanza omegenea abitata da popolazioni "Liguri" e "Celto-Liguri" (anche questo verrà approfondito).

Il gruppo di opere megalitiche di questa zona (molto spesso dimenticato) è chiamato "groupe d'alpes provence".

Aree megalitiche principali in Europa
Perchè rispetto ad altre zone il megalitismo in Piemonte è semi sconosciuto?

Come molte altre persone ho iniziato ad interessarmi a questo argomento anni fa, leggendo dei luoghi più famosi come Stonehenge, Newgrange o Carnac, per poi arrivare alle steli della Lunigiana per esempio e a scoprire la presenza di luoghi incredibli così vicini a casa mia. La ricerca di questi luoghi non è facile, praticamente non esistono guide e se uno non conosce le zone è praticamente impossibile trovarli.

Ma come mai?

Parlando di MEGALISTISMO vero e proprio si trattava di monumenti antichissimi già al momento delle invasioni romane nella Gallia Cisalpina (200 a.c. circa). E' probabile che fino a quel momento questi luoghi fossero ancora tenuti in considerazione come luoghi sacri o come osservatori legati al ciclo stagionale. Queste furono zone in cui i romani compirono veri e propri genocidi, alcune popolazioni liguri vennero praticamente cancellate (Esempio gli Statielli) e quando si insediarono qui imporatarono il loro tipo di colture più industriali e le loro divinità, demolendo probabilmente molti dei luoghi pre-esistenti che dovevano sembrare solo mucchi di pietre. Tuttavia i romani erano pagani e nella maggior parte dei casi assimilarono alcune divinità locali o unificarono le equivalenti (Es. Penn o Pennina divenne Giove Pennino). Il disastro più grande avvenne ovviamente con la cristianizzazione: come si sa alberi e boschi sacri vennero sradicati, pietre rase al suolo (nei casi in cui questo era impossibile vennero ricoperti di croci incise o su di essi vennero erette chiese - Pietra della vita a Oropa, Pietra di Santa Varena nei pressi di Alessandria). Famose le varie condanne medioevali contro l'adorazione di Alberi, Fonti e Pietre che tuttavia non riuscirono mai ad essere del tutto cancellate. Era usanza in Svizzera fino al secolo scorso, distruggere le pietre erette o che recassero incisioni che contadini e viandanti trovavano lungo il loro cammino, perchè bruttissime e ovviamente legate al maligno. Gran parte degli allineamenti e dei cerchi di pietre o menhir vennero distrutti (alcuni continuano ad essere distrutti anche oggi tra l'indifferenza generale) per fare posto a campi, coltivazioni strade, o ricoperti da nuove costruzioni. Avevo sentito che molti di questi luoghi in Piemonte vennero distrutti ancora negli anni '70 per fare spazio a delle vigne.

Un altro fattore culturale importantissimo, è stata la "cultura di stato" considerata come ROMANA o comunque classica a tutti costi. Per molti anni e in parte ancora oggi è stato considerato vergognoso ammettere le proprie discendenze "barbare". Quindi tutto quello che non è "romano" viene ancora oggi considerato poco ineteressante... idea idiota che a fatto si che per chi abita in zone come questa (Piemonte e Nord Italia, Puglia per esempio ma anche per un romano, cosa sa dei propri avi pre-romani?) sia praticamente impossibile conoscere le proprie origini e anzi che la maggiorparte di essi sia ne sia del tutto allo scuro. Ovviamente il disastro totale venne portato a compimento durante il fascismo.

Ultimo ma forse più importante motivo è quello più semplice. Le caratteristiche geografice montuose e collinari e il tempo. In queste zone la sedimentazione in fondo valle e in pianura si forma molto velocemente o dilavamento cancella ogni tracce nelle zone più alte. E' possibile trovare le fondamenta di chiese vecchie di pochi centianaia di anni sotto alcuni metri di terra, fuguariamoci pietre difficilmente riconoscibili da pietre naturali vecchie di migliaia di anni!

Mano a mano parlerò di alcuni luoghi ancora visibili e visitabili di questa zona uno per uno. La Tag da cliccare sarà PIETRE PIEMONTE qui a destra.

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